I misteri di Milano di Alessandro Sauli

Pagina (264/525)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      -(250)-
      — Diavolo 1 gridò don Luigi, correndo ad aprire. Entrò un commissario.
      — Il pittore Agostino Arcangeli?... '
      — Eccolo, rispose don Luigi, accennando al vecchio seduto.
      Il commissario si avvicinò all'Arcangeli, e gli porse una carta spiegala.
      — Il signore ù cieco, disse il Velasquez al commissario. Compiacetevi di legger voi stesso. tIl commissario lesse a voce alta Pordine di perquisizione. Agostino Arcangeli si alzò, e accompagnando le sue parole con quell'accento di profonda ironia eh'è l'unica arma del debole contro le grandi ingiustizie:
      w i O $ fi n.
      — .Fate pure liberamente, rispose. All'età mia non si ha più il diritto di*mostrarsi sorpresi di nulla. A ogni modo, l'autorità che rappresentate mi'restituisce la stima di me stesso: benché vecchio e cieco, sono sempre un uomo pericoloso.
      Beatrice giltò da sò tavolozza e pennelli; abbracciò suo padre, e ruppe in lagrime.
      II.commissario rovistò, frugò, rimugginò, rovesciò quadri, scatole,
      4
      cassetti, disegni, cartoni; cacciò persino il suo occhio di lince nel vuoto de'modelli di gesso.:, ma inutilmente. Entrato nello studio coi modi bruschi e prepotenti dello sbirro, ne usci sorridendo, inchinandosi, scusandosi come un uomo bene educato. i
      — La tempesta ò passata... noi siamo salvi 1 sclamò con viso raggiante il Yalasquez, ritornando dall'aver chiuso l'uscio dietro le spalle ? del commissario.
      < La Beatrice gli corse incontro, e stringendogli le mani con espansione:1 7- Grazie, don Luigi, gli disse con voce tremante per 1' emozione,
      grazie dal-profondo dell'anima!... io non dimenticherò mai che vi debbo la libertà di mio pad re J * «
      Povera giovinetta! ella non sapeva che il vile che li denunziava era il generoso che li salvava. • - ,
      Un mese dopo, un uomo intabarrato usciva :a tarda ora di notte dalla casa di Agostino Arcangeli, e levando gli occhi alle due finestre dellostudio che vedevansi illuminate: -
      « «
      — Onesta? domandò a sè sogghignando. Madama l'opinione pubblica, siete una gran bacchettona. L'onestà è un'astrazione. Donna onesta gli e un1 vizioso accoppiamento di due parole che non hanno significato.
      < Chi parlava cosi gli era don Luigi Velasquez — il padre del pittoreLuciano. . • «
      % I 3
      ^ * J: / l'i in'* • , , i * uk
      » wfr I *rttr Mt, r i ' i*
      .


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

Pagina (264/525)






Luigi Agostino Arcangeli Luigi Arcangeli Velasquez Pordine Arcangeli Yalasquez La Beatrice Luigi Agostino Arcangeli Luigi Velasquez Luigi Arcangeli Luigi