I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      - — Ne siete certo? A ^o — Certissimo: doveva eseguirsi'ieri sera; ma vi fu sconcerto tra i Lampionai. i *
      irr — LLampionai! notò Castelsanto. , ( . t M
      — Si, signore, tutta gente segnata... di que5 che urlavano alle barricate^ Cenciosi! aggiunse con disprezzo il commissario. Se stavolta c'incappano, come, c'incapperanno, faremo toccar con mano che da liberale a ladro non ci corre una buona spanna.
      Castelsanto percorse in lungo e in largo il salotto, mosse un'altra volta verso il finestrone, guardò attentamente nella corte, come studiando tra sè le pericolose eventualità d'una scalata e di una difesa; poi volgendosi all'ufficiale perlustratore gli disse:
      . — È impossibile, signore, che io vi permetta quanto mi chiedete.
      — Io non potrò appostar qui i miei quattro uomini? domandò l'ufficiale strabiliando.
      — É inutile, rispose il conte.
      — Ma gli è per la vostra sicurezza, signore.
      — Compiacetevi dire al signor direttore che, in primo luogo, alla mia sicurezza basto io; e che, secondariamente, valendomi di quelle precauzioni oneste, necessarie, morali, acuì la polizia non ricorre, saprò togliere qualunque possibilità all'attentato.
      — Quali sono queste precauzioni che voi dite, signore?
      — Esse si compendiano in poche parole, prevenire, educare, migliorare !
      — Ma allora non vi sarebbero più ladri, signor conte, rispose ingenuamente l'agente, che vedeva distrutte da queste tre parole la ragione d'essere più di un ufficiale perlustratore.
      — 0 almeno, vi sarebbero più galantuomini rispose il conte scrivendo rapidamente su d'un foglio, che piegò, suggellò, e consegnò all'ufficiale.
      — .Ecco la mia risposta in iscritto che farete leggere al signor direttore, aggiunse Castelsanto.
      In questa si aprì l'invetriata opposta a quella da cui usciva il conte:
      — Che c'è, Davide? chiese Castelsanto, movendo ansioso incontro al cameriere ?
      —- La signora Arcangeli.
      — Entri subito.
      Fu un momento solenne. Una donna velata si precipitò nel salotto^ Tutta l'anima di Castelsanto si trasfuse in uno sguardo... in una parola:
      — Luciano ?
      L'Arcangeli portò vivamente agli occhi il fazzoletto, e rompendo in singhiozzi, sclamò :


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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