I misteri di Milano di Alessandro Sauli
CAPITOLO XXVI
I due ritratti.
Yittorina era seduta, e, col velo calato sul volto e gli occhi coperti dal fazzoletto, piangeva sempre. Il notaio non si era ingannato: appena rientrato in casa, Yittorina gli era mossa incontro correndo, e la prima parola fu questa:
— Ebbene?
— Ebbene, avea risposto il notaio, il pericolo è meno certo di quanto lo supponiamo. Torno in questo punto da quel signore... un signore molto ricco... molto influente, che apprezza assaissimo i talenti di Luciano, sebbene non lo conosca personalmente. Gli ho esposta la nostra disgrazia, ed egli mi ha accomiatato colle più consolanti promesse, colle più generose profferte a vantaggio nostro. Però... volete seguire un mio consiglio?...
— Oh! dite pure, padre mio.
— Quel signore crede come voi che vostro marito abbia nemici potenti...
— Ànch'egli lo crede!... eppure Luciano rideva quando gli parlavo de5miei timori!... Non ne dubito più: mia zia ha scoperto iknostro ritiro. Dal 28 febbraio in poi, la sua carrozza passava sempre sotto le nostre finestre...; una volta anzi si è fermata, e lo staffiere è smontato come per chiedere un indirizzo... E don Luigi Velasquez... voi non sapete quanto sia freddamente cattivo quell'uomo... Oh! parlate, padret
| |
I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
|
Pagina (292/525)
|
Yittorina Luciano Luciano Luigi Velasquez
|