I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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— Senza esitare?
— Ho fatto male... lo so... ma, oh mio Diof potevo fare altrimenti?... mi si era detto che vi sareste adoperato per Luciano... che l'avreste salvato...
— Lo credete dunque in pericolo?...
— Non ne dubito più, o signore. Leggete.
E, senza aver il coraggio di levar gli occhi in viso all' uomo, che per lei era tuttora uno sconosciuto, gli porse spiegata la carta, datale dalla portinaia.
Castelsanto lesse, e si fe' pensoso.
— Non ho io ragione di piangere? chiese Vittorina, rompendo innuovi singhiozzi. " r
Il conte si avvicinò a lei, e presele con affetto le mani, che ella te-nevasi serrate agli occhi, le disse sorridendo:
— Per sapere quale impressione ha fatto in me questa lettera, bisognerà anzi tutto, o signora, che mi guardiate.
Vittorina, scossa vivamente da quella voce che avea ripreso tutta la dolcezza dell' intonazione naturale, levò i begli occhi azzurri.... più belli tra le lacrime, in viso a Castelsanto, si alzò, lo affissò, lo riconobbe... volle pronunciare un nome, ma si arrestò... non le sembrò possibile...
— E così? disse il conte con affettuoso rimprovero, si dimentica persino il nome de'vecchi amici?-... . f
— Gio...natal balbettò Vittorina, che quasi non credeva ai suoi occhi.
— Alla buon'ora! sclamò il conte, ringraziandola con un sorriso.
— Il signor Gionata! ripetè Vittorina con l'accento d'una trasognata.
— Ma sì, Gionata Pleyston, il commesso viaggiatore della Casa Parck e Compagni, allorché indossa la sua casacca color marrone soppannata di vaio; ora conte Pierangelo Castelsanto, persona ricca e influente, come vi deve aver detto quell'onest'uomo del notaio, ma che vi ama al pari di Gionata, e che ve lo proverà. Perdonatemi il mio egoismo: ho voluto godere della vostra sorpresa nel ravvisarmi... e forse non sarà la prima sorpresa; ve ne ho preparata un'altra più dolce. Ma ora, occupiamoci di Luciano. Sospettate voi chi sia la persona che ha potuto scrivervi questa lettera?... Anzi tutto, quando l'avete ricevuta?
— Momenti prima di venir qui; mi è stata consegnata dalla portinaia.
E allora Vittorina raccontò a Gionata, quali indegni sospetti pareva avesse concepiti la Flavia sul conto suo.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (297/525)
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