I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      che conoscete troppo e uno che conoscete appena... tra don Luigi e me infine, mi lusingavo che avreste affidato a me F incarico di difendere l'onor vostro.
      Vittorina non rispose: cogli occhi sempre bassi, stordita com'era dall' anormalità penosa della sua situazione, ella non si accorse che
      10 sguardo estasiato di Gionata contraddiceva apertamente le sue parole.
      — Voi non rispondete, signora, riprese Pleyston. Il vostro silenzio mi fa riflettere sulla stranezza della mia profferta ; posso però accertarvi che la è meno strana di quanto la supponete. Capisco bene che
      11 vostro rifiuto non proviene da diffidenza che nutriate a riguardo mio. ' — Oh, no! interruppe Vittorina.
      — Lo so. Sono i giudizi del mondo che voi temete. Rimanendo qui, io avrei vegliato alla vostra sicurezza come a quella di mia sorella; ma il mondo, che non conosce nè me nè voi, e che si cura pochissimo di ciò che possiamo essere... o siamo, purché si salvino le apparenze, avrebbe pronunciato il vostro nome ghignando, perchè voi siete sola, giovane e bella, e perchè io sono abbastanza... abbastanza ricco per non profittarne. Ritornando a casa vostra invece, voi vi esponete a un pericolo reale... quasi certo, ma avete a vantaggio vostro quello sterile compenso che si chiama — il compianto della gente onesta. Abbiamo un bel protestare contro quest'assurda legge morale che regge il mondo. Tant' è ! nel gran teatro sociale la parte di vittima avrà gli applausi più clamorosi del pubblico, e sarà sempre la preferita. E il mondo ha forse ragione. Cosa sono io difatti agli occhi di quelli che non mi conoscono, o che mi conoscono come voi? — un avventuriere. Pleyston o Castelsanto, inglese o siciliano, commesso d' una casa bancaria o conte, la mia posizione ha un non so che di equivoco, di problematico che soffoca lo slancio e la spontaneità delle reciproche confidenze. E gli è giusto. Le classi sociali hanno anch'esse i loro uffici di sicurezza pubblica^ che le tutelano contro le provenienze sospette. Chi viaggia con carte false non deve maravigliarsi se si vede tratto tratto respinto a' confini, ed è costretto a passar la notte al corpo di guardia, in mezzo al fumo delle pipe de'doganieri. A ciò si aggiunge che, davanti a quelli che mi conoscono un pochino più oltre la giubba, io rappresento una parte molto ridicola — quella dell'incompreso. Con tutte le mie buone qualità, vedete, se a un autore drammatico saltasse il ticchio di mettermi sulle scene, la commedia che mi avesse a protagonista sarebbe inesorabilmente fischiata. Eppure, nessuno ha maggiori diritti di me alla stima degli uomini. Ho amato immensamente mio padre e mia madre...


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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Luigi Gionata Pleyston Vittorina Castelsanto Pleyston