I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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CAPITOLO XXVIII
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Le visite della xia.
Trascorsero alcuni minuti di silenzio/ Vittorina piangeva sommessamente. Paolo, col capo arrovesciato sui guanciali del divano, e gli occhi volti in alto, nella direzione del ritratto di sua madre, parea le chiedesse quella virtù passiva della rassegnazione, cosi difficile a praticarsi,
quando si sofferse ingiustamente come Paolo____ quando, al par dilui, si ha la potenza di nuocere e di reagire.
— Ti ho detto, riprese poco dopo Vittorina, ch'era seguita una completa rottura tra noi e la marchesa. Giudica ora tu se dovemmo sorprenderci, allorché una mattina, mentre io comunicavo alla mamma i miei piccoli progetti di felicità avvenire, vedemmo la zia entrar qui nel salotto, sbattendone dietro sé l'uscio con furia, senza farsi, come soleva altre volte, nè precedere, nè annunziare.
t — Bisogna assolutamente che io venga a trovarvi quando si tratta d'indurvi a qualcosa, che serbi almeno l'apparenza dell'onesto e del ragionevole? disse mia zia nell'entrare, indirizzandosi bruscamente a miamadre>
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« — Signora marchesa, rispose la mamma alzandosi con quella fierezza sdegnosa che ella trovava sempre nel fondo del cuor suo quando la si voleva o intimidire o umiliare — permettete che Vittorina si ritiri ...
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« — Essa può rimanere, interruppe la marchesa.... E sempre bene che i figli apprendano...
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (311/525)
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Vittorina Paolo Vittorina Vittorina Paolo
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