I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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• t — Vi giuro, zia mia, risposi io balbettando, che non li ho toccati...
« — E chi ha detto che livavete presi voi? interruppe ghignando la marchesa: lo sapete, carina, il proverbio? — non si mette mai un piede innanzi se non quando si teme il pericolo di cadere. Badate di star salda... e sopratutto di non tremare.
« La marchesa suonò il campanello. Entrò la governante.
« — Serafìna, le, disse la zia , ordinate alla servitù che smetta le sue faccende, e si rechi subito qui... Avvisate anche la Geltrude...
f — Eccomi, mia buona zia; cosa mi comandate? disse la cugina entrando, senza che dalla sua fronte di marmo trasparisse la più piccola commozione.
« — Ora lo saprete, rispose la marchesa. . * Poco stante, quando tutta la servitù si trovò nel salotto, mia zia incominciò:
« — Chi ruba a'poveri ruba a Dio-, e il Signore, nella sua inesorabile giustizia, ne lo punisce terribilmente in questo e nell' altro mondo.
« Dopo questo esordio, fatto con voce secca e penetrante, la marchesa mosse in giro gli occhi indagatori, ma li tenne più a lungo confitti su me con un'insistenza assai significativa.
«_ I servitori si guardarono V un Y altro come interrogandosi; la cugina, con le braccia conserte a croce sul petto, pareva assorta mentalmente in una preghiera. Nessuno era però turbato; io sola, a quando a quando, arrossivo, impallidivo, tremavo... Ero dunque io la ladra?... io!...
« La marchesa dovette pensarlo poiché continuò:
« — Statemi bene attenti, perchè se il delitto fu grande, la punizione sarà esemplare. — Non è questa la prima volta in cui mi accorgo che qualcuno di voi — parlo in generale — mette la mano sacrilega sul danaro che io consacro settimanalmente al soccorso de'miei poverelli. Il primo sabato mancò un franco, il secondo due, il terzo tre,.. Decisamente — notò la zia con tutto il disprezzo che svegliava in lei la parola — il ladro è un abbominevole progressista. Volli sincerarmi. Jeri mattina posi i sessanta franchi sul mio cassettone, esposti alla vista di tutti perchè il ladro domestico ne approfittasse. La prova è riescita — mancano dieci franchi. . « — Dio benedetto! sclamò mia cugina.
« Gli altri.proruppero in un grido di sorpresa e d'indignazione.
* — Il delitto è atroce, riprese inorridendo mia zia ; dicci franchi rappresentano il pane d'un'intera settimana per due famiglie; se io non ve ne sostituissi altri dieci, questi poveri disgraziati non avreb-
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (322/525)
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Geltrude Dio- Ero Volli Dio
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