I misteri di Milano di Alessandro Sauli
-(315)-
abitudini, alle passioni generose della tua età____alla vita, insomma;
uccidi P anima, la dignità, lo slancio, l'ispirazione, e.... di ciò che rimane, ne fai una macchina da servire ?
« — SU padre mio.
t — Ma ciò non basta: ti presenti ad uno di que' sensali che si occupano del collocamento dei servitori; ti fai inscrivere ne'suoi libracci, e quando vi sarà un posto vacante, una livrea disponibile....
« — Oh, questo no I... farò di più, e molto meglio, interruppe con vivacità Luciano.
« Il notaio lo guardò sorpreso.
« — Udite, padre mio: il progetto è arrischiato, le difficoltà sono molte, ma le ho indagate freddamente, e da questo esame mi venne una smania invincibile, una convinzione ferma di superarle. Il mio piano di condotta è tracciato; l'ho analizzato, l'ho discusso, ne sono contento. Domani io vi lascio; incominciando da domani abiterò un quinto piano, avrò il mento raso come il palmo della mia mano, l'abito dimesso, la schiena ad arco, rocchio lacrimoso; sentirò un santo orrore pel dia-' volo; porrò il nome di Dio a principio e fine di ogni mio discorso; sospirerò, mi picchierò il petto, farò crocioni, mi chiamerò Giovanni....
e sarò un furfante. Quella dannata beghina della marchesa____ (ripetoalla lettera le parole di Luciano) va tutti i giorni, dalle otto alle nove, a sentir messa alla chiesa di S. Francesco?... e io tutti i giorni, alla stessa ora, alla stessa messa, alla stessa chiesa. Il suo confessore sarà il mio confessore ; le terrò dietro come F ombra del corpo suo ; mi porrò ginocchioni vicino a lei; pregherò4ad alta voce, con sospiri, con lacrime, con compunzione; e finita la messa dirò amen, farò tre croci, e bacierò la terra. Sarò un ipocrita, insomma 1... Credete forse che quest'idea mi ributti?... No di certo: anzi ha per me un non so che di.... di cavalleresco, che mi piace infinitamente. I cavalieri della Tavola Rotonda si lasciavano cavare un occhio.... due, se importava.... si facevano anche uccidere combattendo pe'colori delle loro dame?... Or bene, se io fossi un Rinaldo di Montalbano, un Amadigi, un Orlando, e se un colpo di lancia.... o di qualcos'altro non conducesse diritto diritto alle carceri criminali, a quest' ora quella sdentata Gabrina della marchesa avrebbe tirato le calze con gran soddisfazione della gente onesta. Dunque?... dunque cerchiamo di batterla con le sue stesse armi: sarà una lotta morale delle più accanite. Due grandi ipocrisie si troveranno di fronte, armate di rosari, di scapolari, di agnusdei: una di esse deve cedere il campo: lancia in resta, e avanti.... Eh , che ne dite?... non vi sembra che tutto questo, invece di essere umiliante, sia molto nobile, molto coraggioso, molto cavalleresco ?
| |
I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
|
Pagina (335/525)
|
Luciano Dio Giovanni Luciano S. Francesco Tavola Rotonda Rinaldo Montalbano Amadigi Orlando Gabrina Francesco
|