I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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aveva accolto a braccia aperte, piangendo. La mattina dei giorno dopo, in sull'albeggiare, ib curato, die.:, amico intimo del notaio,1 benedisse1 la nostra unione. Ac un venti passi dalla chiesa, trovammo una buona carrozzarla viaggio ; cherci condusse dirittamentè 'a iLaveno, un delizioso paesello sul Lago Maggiore, a poche miglia da Va'reée.> ovn i . « — Cosa dirà di tutto questo* dòn<* Luigi ? chiese Luciano* sorridendole accennando della mano al lontano pahorama'di'Milano, *che traspariva confuso dal fitto velo disnebbia; in cui l'avvolgevano i primi* crepuscoli del mattino.
« Allora mi sovvenne che, da sera prima, il Velasquez,* uscendola! palazzo per accompagnar la marchesa alla Scala, si era avvicinalo a me, e mi aveva detto: o < I . I ol a -
« — Vostrar zia mi ha promesso che^fra quindici giorni sarò ili pia /etile*degli uomini. 4 »# t ; \ f mzth i ol ^ i « — Ve lo auguro di tutto'cuorc, don Luigi, avevo risposto io sogghignando. La marchesa non promette mai nulla se non ha la 'certezza di poten mantenere. *> n A \ . i I o , n - ri
« La risposta era abbastanza maligna..: ne risi mollo pensandovi,'eppure.... Senti, Paolo: io correvo a.nascondermi in una deliziosa casetta di campagna a trenta miglia da Milano;'mia zia non mi avrebbe «più torturato; ero libera/ero'amata.;, ero felice,-eppure... quando Luciano nominò don Luigi, sentii... non soiche.*, come un brivido:., mi , « Fratello mio, quel brivido era un presentimento.i i '
Così conchiudendo, Vittorina lasciò ricadere sconfortala il capo "sulla spalla di Paolo; i suoi begli occhi si velarono di lacrime,1 traverso allequali le sue pupille azzurre splendevano come due turchesi.....
Paolo l'abbracciò con affettò e, intrecciando carezzevolmente le dita alle lunghe anella dorate de' capelli di Vittorina, lek disse.: J
— Ripeto le parole che tu stessa hai pronunciato poc'anzi,/rammentando dolori che/senza conoscerli; presentivo. Sii forte, e coraggiosa, sorella mia: i tuoi timori'sui pericoli che possono minacciar .'Luciano sono esagerali. Tu credi che quest'anònima, in cui tisi affìssa un convegno, sia di don Luigi?... Bene/sia 1 E allora perchè, invece di piangere, non xingrazii >Dio che ha acciecato talmente questi malvagi ch'essi stessi ci forniscono i mezzi di sventare i loro abbominevoli intrichi?... Vedi, io iti parlo.di Dio con fiducia... come ne parlava quella santa martire de'suoi doveri, che fu nostra madre;io te ne parlo con convinzione perchè credo in Lui; perchè credo in^una giustizia eterna ^riparatrice.* Ricordati ciò che ti disse Gionata Pleyston jeri sera : La colpa ha in sè stessa il germe della sua punizione.''Aspettiamo. Io non'so se un« giornorconi* Jilist. Vol. IL . I' r> i fb rv ' / . 1 1*1 ih i
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (341/525)
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