I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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metterò il male... se un giorno mi vendicherò: non lo so, perche sono uno strano composto di.carne, sangue e passioni come tutti gli altri... perchè anche il sasso che percuote il sasso è respinto e rimbalza... però spero che nostra madre che veglia su noi... nostra madre alla quale mi rivolgo ne' momenti di odio immenso e di amarezza infinita, mi darà la forza di aspettar rassegnato»che la giustizia eterna si compia. Tu forse non sai che il nostro povero padre lasciò scritte le sue me• morie; che il nostro povero padre non era.'più pazzo quando le scriveva?...
— No, non lo so... la mamma non me ne disse nulla, rispose Vittorina sorpresa. ' . . _ . feu
, — Essa le legava a me, disse Paolo che si era alzato per prendere (Y in sul caminetto un cofanetto d'ebano, da cui levò un manoscritto legato in marocchino verde; la lettura di queste Memorie ti avrebbe contristata l'anima; tu eri donna, giovane, orfana: tu avevi bisogno di sperare e di credere... ma io.... Oh, io le ho lette queste Memorie. e la mia speranza e le mie credenze ne rimasero rinvigorite... Ma io ero un uomo; io conoscevo la vita; e, quando la contemplai freddamente attraverso questa lente cosi affoscata, essa non mi apparve nè più cupa, nè più desolata. Ora però che conosci il dolore, puoi scorrere impunemente queste pagine — esse ti conforteranno. È una storia di dolori inauditi; è un ricordo e, insieme, una protesta. Vedrai che nostro padre in un momento di disperazione domandava a sè stesso... quello che Luciano ti rispose quando gli parlavi di Dio, cioè, se Dio era in cielo e gli uomini sulla terra? — sai tu come gli rispose nostra madre?... Leggi:
Vittorina lesse con voce commossa un' annotazione in margine del manoscritto, indicatagli da suo fratello:
4 « Dio vede e provvede: la sua giustizia si compie lentamente attraverso i secoli. La catena delle espiazioni è infinita ».
— Povera mamma I disse Vittorina, improntando un lungo bacio su quella pagina con la religione che ispirano le memorie.
In questa, la pendola eh' era sul caminetto suonò le tre. Il cameriere entrò, annunziando al conte che la carrozza era pronta.
Paolo si alzò.
È convenuto, disse a Vittorina, che tu resti qui. Questa è casa tua/ perchè è la casa di tuo fratello. Davide, aggiunse, voltosi al cameriere che non potè nascondere la sua sorpresa, accennandole la sorella, ecco,la tua.nuova padrona; avvertine il resto della servitù;siete abbastanza provati,fedeli ed affezionati perchè io sia certo che obbedirete come se i di lei ordini venissero da me stesso. ' ' 4H
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (342/525)
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