I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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lCAPITOLO XXXIII
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Al verde!
Si danno talvolta nella vita stranissime coincidenze-La stessa mattina, in cui seguivano i fatti da noi riferiti ne'carpitoli precedenti, la marchesa Fabiani erasi alzata più presto del Consuelo, e d'umor nerissimo. Ài primi squilli del campanello i servitori trasalirono: erano suoni acuti, accelerati, vibranti, ora succedentisi a brevi intervalli, ora precipitanti a furia, scoppiettanti, stridenti come quegli sbuffi secchi di grandine che precedono il temporale.
Giammai il dispetto, il rancore, l'acredine, infiltratisi lentamente nel vecchio sangue d'una beghina, si espressero con più duri rimbrotti, con ironia più pungente, con sarcasmo più velenoso. Due o tre volte gli occhi della Fabiani scintillarono d'ira a stento compressa, affissando la Serafina che l'abbigliava, e due o tre volte, malgrado una devozione assoluta che rasentava d'appresso l'obbedienza passiva del chiostro, la rada frangia di peli ispidi e grigi, che orlavano il labbro superiore della governante, si arricciarono come le setole d' un cignale ai latrati della mula che si avvicina.
Quella pia e religiosa signora aveva passata una di quelle notti insonni, convulse, febbrili, come di simili il Signore — nella sua infinita giustizia — non ne fa passare che agli sciagurati, i quali hanno nell'anima quel verme roditore, che si chiamar un rimorso. Ma oibò! La marchesa si era confessata e comunicata nello stesso giorno;- aveva-fatto'
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (344/525)
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Fabiani Consuelo Fabiani Serafina
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