I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      -(Sbranila fosse di ritorno mentre sono in casa, vieni subito ad avvertirmi... ma, bada bene, senza prevenirla che io sono qui, e lasciandole ignorare che tu mi hai messo a parte delle... delle sue gherminelle.
      Appena uscita la cameriera, il Marinelli entrò a precipizio nel suo gabinetto , e gittando uno sguardo sullo scrittoio , veduto i cassetti aperti, alcune carte lacerate, altre spiegazzate, molte sottosopra, cac-eiossi le mani ne5 capelli, e mise una specie di sordo ruggito, sclamando:
      — É fuggila... lo prevedevo 1
      Quel trasporto però fu momentaneo. Egli soprastette in piedi davanti alla scrivania, colla fronte appoggiata alle mani ; contratte, bianco od immobile come una statua di marmo sul suo piedestallo. Ma, a un tratto, si riscosse, levò il capo, girò gli occhi attorno con lo smarrimento di chi si desta di soprassalto dopo un sogno penoso, e rovesciando con le due mani dietro le orecchie le ciocche rabbuffate dei suoi capelli, atteggiò le labbra a uno strano sorriso, e disse:
      — Forse è meglio... Non perdiamo la testa.
      Ciò detto, accoslossi allo scrittoio, raccolse le carte sparse, richiuse i cassetti, e raccattali diligentemente i minuti brani della lettera che Miranda gli aveva scritto, e che poco dopo, pentitasi forse, avea lacerato, si pose col maggior sangue freddo a raccozzarli, a ordinarli; ma fu a gran stento se, dopo un lavoro di parecchi minuti, riesci a connettere le parole smozzicate di qualche frase, e i membri sparsi di qualche periodo, da cui potesse rilevarsi un costrutto chiaro e preciso.
      Ecco quanto era rimasto intatto o leggibile di quella lunga lettera di addio, scritta forse senza piangere, ma in un momento d'indicibile orgasmo, come si poteva facilmente arguire dalla scrittura ineguale , vacillante, tormentata. Vedovasi che la penna della baronessa era passata tremando su più d'una frase, come se, dopo scritta e rilettala, ne avesse sentito rimorso, o sgomento.
      La trascriviamo fedelmente con le sue lacune, lasciando che i fatti, i quali anderanno successivamente svolgendosi, ci diano la chiave di quanto avvi di monco e d'inintelligibile in codesta specie d'indo-vinello.
      « Se dicessi di non amarvi, mentirei. Gli è appunto perchè
      « l'ascendente che avete su me è irresistibile. Volevo lottare:
      « una parola, uno sguardo mi soggiogava. Fuggire, dunque,
      « fuggire non più rivedervi. Era luil... lui, capite? i
      * guardatevenel vi ucciderà. in un cassetto dello scrittoio
      * la lessi. In quella lettera voi scrivete al vostro amico:,— «L'avvenire « è fosco come i miei pensieri nel punto in cui prendo sconfortato-la\
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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Marinelli Miranda