I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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« penna per risponderli. Delle venticinqucmila lire daterai dalla « marchesa Fabiani al mio ritorno più nulla. Capirai che in un « anno, vivendo come viviamo noi, non erano troppe. senza
« risorse, e tutlo ciò poco piacevolmente congiunto a una svogliatezza « cronica; ma una di quelle nature ardenti, nervose,
« sensuali de'Tropici. Per me e per lei il superfluo e un bisogno... è c il necessario. rassegnarci, a meno che non preferissimo unt po' di carbone acceso a finestre chiuse morti abbraccia^
« come due eroi da romanzo ». — Ecco ciò che lessi mi sem. « brò d'impazzire. lo confesso, sì, la miseria mi fa paura.
« colpevole assai; gli parlerò di nostro figlio; egli mi
« perdonerà. nessuna indagine; obliarci e perdonarci a vi-
« cenda *.
Il barone ripose accuratamente que' brani d'una pagina, della quale egli solo poteva riempir le lacune, e rovistando tra le altre carte, scoperse a caso la minuta'della lettera indirizzala al Velasquez, che la baronessa aveva dimenticato, o smarrito, nell'ansia affannosa, che accompagna talvolta le estreme risoluzioni.
« Signore (scriveva la baronessa a don Luigi), dalle poche parole che « avete avuto la.bontà di dirmi ieri sera, compresi che potevo contare « su voi come su un amico. Ho bisogno di parlarvi subito, ma in « gran segretezza. Non occorre dirvi che il luogo dei convegno non « deve essere la casa vostra della corsia del Giardino: sceglietelo a « piacer vostro. La risposta consegnatela al latore; ò persona sicura — « sollecitamente.
»
« Miranda Bcufry ».
— Non più baronessa Marinelli, pensò con amarezza il barone. Posta . tra l'agiatezza e me, essa non ha esitato un momento: confessa diamarmi sempre, ma la miseria le fa paura. Qual donna!... Bah! una donna come tante altre. Ma i! peggio e che io l'amo... l'amo davvero... e adesso più di prima. È amore schietto?... è orgoglio?... e forse la vanità dell'amor proprio offeso?... che so io?... Soffro — non basta?...
Dicendo ciò, gli occhi gli s'inumidirono, due lagrime spuntarono tremolando tra le sue ciglia — ma fu un attimo d'espansione e di debolezza; si passò una mano sugli occhi, e fece un tal movimento come se. volesse ricacciarle nel cuore, d'onde erano scaturite..
In quel punto Giustina entrò, e annunziò la visita di don Luigi.
— Ah! sclamò alzandosi il Marinelli; e tesa la mano, non solo tranquillo, ma sorridente ai Velasquez — siete voi? soggiunse — venite a parlarmi della baronessa? — Vi aspettavo.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (374/525)
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