I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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Sebbene pochissimi potessero rivaleggiare con don Luigi in iscaltrezza e fecondità di ripieghi, quest' amichevole accoglienza lo sconcertò talmente che, venuto con un piano preventivamente disegnato, fu a stento se riesci a mettere in croce due parole sensate, che valessero di spiegazione alla visita, e d'introduzione al colloquio»
— Mi aspettavate?... dite davvero?... Oh, diavolo ! rispose farfugliando il Velasquez. Credete, barone, che non c'entro per niente affatto... e che ne sono afflittissimo. Inoltre vi accerto... vi giuro — da uomo di onore, barone — vi giuro che ho fatto di tutto... di tutto... Perbacco ! sono o non sono vostro amico? — ma ò Jo stesso che far la zuppa nel vaglio; non ho potuto trovare nò via, né verso di dissuaderla^ Però, da amico... da vero amico, quale mi vanto d' essere... e sono, ho creduto mio dovere — dovere santissimo , di correr subito a dar-vene avviso, e dirvi: io non c'entro, e me ne lavo le mani; — ma vedo benissimo che non ignorate quanto è accaduto... di più — e questo mi arreca un piacere infinito — di più, mi avveggo dal... dalla cera, che avete preso il vostro partito... en philosophe, da vero uomo di criterio e spregiudicato, quale vi ho sempre conosciuto e apprezzato. Quindi... Un'altra-stretta di mano, barone... franca e leale: vi ripeto che ne ho gran piacere, e me ne rallegro con voi infinitamente.
Dicendo ciò, scosse la mano, che porgevagli il Marinelli, all' usanza inglese, con enfasi, con espansione; e arrovesciatosi sur una scranna a braccioli, aspirò una lunga e larga boccata d'aria per rifornirne i polmoni, che ne avevan bisogno dopo quella, tirata ex abruto, ispiratagli dal momento.
11 barone lo ascoltò attentamente, con garbo, con deferenza, senza che dal suo volto trasparisse il più fievole barlume di que' pensieri, che momenti prima vi guizzavano, rapidi e sinistri come la folgore in un cielo opaco, steso e affoscato.
— Egli non sa che io conosco la lettera scrittagli da Miranda, aveva pensato il barone; tanto meglio! approfittiamone. — Ella e dunque decisa... fermamente decisa — soggiunse poi ad alta voce — di non rientrar più qui... di dividersi?... e tutto ciò senza un motivo... senza almeno... un pretesto?
Questa domanda, fatta forse a disegno, ripose don Luigi sulla carreggiata.
— Eh, barone' mio caro! rispose con uno di que'fini sorrisi che esprimevano assai più di quanto voleva significare con le parole, i
'pretesti — perche motivi no, non li credo — ma i pretesti non mancherebbero.
— Sentiamo.
Misi. Vol. IL 23
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (375/525)
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Luigi Velasquez Marinelli Miranda Luigi
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