I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      può sapere uno che ò slato per dieci lunghissimi anni scrivano di notaio , ma chi ha appena annasato .un foglio di carta bollata gliele direbbe.
      — In tal caso, abbiate la compiacenza di spiegarvi meglio.
      — È subito fatto. II nostro affare doveva avere la sua definitiva èva-sione, prima sabato, poi ieri, poi oggi. E naturale che il compenso, che deve percepire la compagnia, aumenti' in ragione de'giomi — sabato inteiesse semplice, ieri doppio, oggi triplo. Dal che risulta chele cambiali sono tre, invece d'una; e che ella si obbliga, non già per cinque, sibbene per quindicimila franchi, complessivamente.
      Il Marinelli piantò, gli occhi negli occhi del Pantani come se volesse eggergli nella mente.
      — È assolutamente necessario?
      — Indispensabile.
      — Ebbene... rifiuto.
      — Non occorre altro, signor barone.
      Nepomuceno prese il cappello, e si avviò per uscire.
      Il Marinelli lo richiamò.
      — Dove sono, gli chiese, queste tre maledette cambiali?
      Nepomuceno posò il cappello, tirò su romorosamente una secondapresa di caradà, e tamburò con più forza sulla tabacchiera.
      Evidentemente la soddisfazione aumentava.
      — La cambiale é una sola, signor^.
      — Come una?.., non* dicevate or'ora ch'erano tre.
      — Può darsi; ma era un modo di dire, per aiutare la comprensività del signor barone. . NIl Marinelli squadrò d'alto in basso il Fanfani con diffidenza e disprezzo.
      — Il contratto di sabato scorso, riprese l'imperturbabile Nepomuceno, dovette subire' un'altra piccola modificazione. L'India, prima di accingersi a un'impresa pericolosa, stima necessario di porre al coperto i suoi interessi da qualunque eventualità , la quale possa comprometterne il buon successo; ella venne a sapere che la polizia ha fiutato l'affare. Da quanto si potò finora raccogliere, a qualcuno de' nostri uomini, lasciatosi tentar dal bicchiere, "scappò detlo qualcosa intorno alla spedizione. E sembra che non parlasse a sordo, poiché ieri sera, a un'osteria, dove di consueto bivacca la nostra truppa, fu visto entrare uno di que'musi sospetti, che i smani di S. Margherita mandano innanzi come bracchi da fiuto, e che noi chiamiamo scova-lepre nel nostro linguaggio, il quale.— giustizia al merito — ò un linguaggio moltq. pittoresco. Si parla anche d'un biondo — una birba tedesca


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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