I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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d'un commissario — il quale si è attaccato r panni d' un certo Legnaiuolo, un ex-forzato, una schiuma, e tutti due coir intesa di romperei le uova nel paniere, e «andare al diavolo la frittata. Fatto sta che ci fu una rissa, un battibuglio, e di giunta qualche coltellata, che non si sa in quale costola sia andata a ficcarsi, poiché dello scova-lepre, che si suppone ne' più, non si è trovato che il sangue. Com'ella vede, codeste le son tutte cose che ci fanno andare co'calzari di piombo. Supponga mo che la nostra gente venga colla sul fatto., La Compagnia come Compagnia non corre alcun rischio, poiché i nostri uomini, anche ad arrotarli, si mangerebbero la lingua prima di dire chi, e in quanti siamo, e cosa facciamo; ma intanto tre o quattro onesti figliuoli vanno a S. Antonio, poi a Mantova... poi al diavolo, e all'India tocca, secondo gli statuti organici, a sostentarne le famiglie, a sostituire uomini nuovi, poco pratici, poco conosciuti, a'veterani messi fuori di combattimento... e mille altri impicci, dato il caso che l'impresa non riesca. Tenendo per ciò conto di tutte le eventualità possibili, l'India fa sapere al signor barone per mezzo mio, che ella non metterà mano ali 'affare della Spiga già concertato, se vossignoria non le sborsa diecimila franchi subito, e firmando per gli altri cinquemila , un' obbligazione cambiaria, con la scadenza a un mese dopo la data. Vossignoria rifletta: se sì, sì; se no, no — e allora ci mettiamo una pietra sopra, ed ella provvederà come meglio le tornerà e piacerà. Amici come prima, signor barone.
Mentre l'onesto signor Fanfani sciorinava pacatamente le sue ipotesi, il Marinelli passeggiava in lungo e in largo la camera, senza manifestare la stizza che internamente Io rodeva altro che con occhiate ora derisorie, ora bieche, le quali invece di spaventare il segretario , ne rendevano convulse le dita, che picchiavano e ripicchiavano con movimento sempre più accelerato sul coperchio della tabacchiera di porcellana ; ma quando pervenne alla conclusione assassina de' diecimila franchi sborsati subito, il barone si arrestò, lo guardò, e cacciò fuor de'denti uno di que'suoi bissillabi da negriero'cosi maledettamente irto di consonanti, che Nepomuceno smarrì la flemma, tese la mano ai cappello, e adocchiò amorosamente l'uscio socchiuso.
— E che ?... vorreste anche andarvene ? disse il barone, rimesso alquanto di quel primo impeto, perchè comprese benissimo che uominiV ¦
come il Fanfani possono atterrirsi, ma non piegarsi.
— Questa era... precisamente la mia intenzione, balbettò sorridendo il segretario della Compagnia delle Indie; però se vossignoria desidera che io rimanga...
— Se lo desidero!... lo sciagurato mi domanda se lo desidero!...
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (383/525)
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