I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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— A ogni modo, questo documento la porrà al possesso di fortune... via, non indifferenti?
— Grandi certo... forse più che non suppongo.
— Insomma, vossignoria sarebbe ricca?
— Tanto almeno da poter soddisfare ad usura qualunque impegno mi accingessi a contrarre con la Compagnia.
Nepomuceno s'inchinò. •
— L'India, egli disse, gliene esprime per bocca mia la sua profonda riconoscenza. — Ma non è di ciò che si tratta. Supposto che stanotte si dia evasione all' affare della Spiga, e che l'impresa, per quanto si voglia rischiosa, sia coronata da buon successo, ella non potrà fruire delle ricchezze in quistione... 1
• — Al contrario: l'influenza del documento sarà immediata.
— Bene. Ma se la spedizione va a male, chi ci rifà de'danni e delle spese? Intanto, vossignoria no: ella stessa ha confessato poc'anzi d'essere rovinosamente dissestata.
— È vero.
— Ecco Y intoppo I Non avrebbe ella un parente, un amico... un qualcuno?... Ci pensi un po...
— È inutile: sono solo... Non ho parenti, non amici — nessuno.
— Il caso è disperato. Non vi ha che un mezzo.
— Quale?
— La prego di leggere.
Appena ebbe gittati gli occhi sulla carta portagli dal Fanfani, il Marinelli trasalì, i suoi lineamenti s'internarono ; e, a mano a mano che avanzava nella lettura, la sua fronte imperlavasi d'un sudor freddo, . spasmodico, come se nel profondo del cuor suo si agitasse qualcosa di strano, di terribile, di supremamente decisivo pel suo avvenire.
Lo stesso Nepomuceno sembrava commosso. Le sue dita che, pochi momenti prima, eransi avidamente tuffate nella scatola di porcellana per cavarne la cosi detta presa delle grandi risoluzioni, eran rimaste tese, stecchite, come cólte da paralisi fulminante.
Il barone fu il primo a rompere quel silenzio, poiché a misura che esso si prolungava, egli sentiva ascendere dal cuore al cervello come un fluido, una fiamma, un' ebbrezza dolorosa di disperazione.
— Non vi ha altro mezzo... che questo? domandò egli con voce fioca, distogliendo con espressione di ribrezzo indicibile gli occhi da quella carta.
— Ultima salus, balbettò il segretario, le cui dita guizzarono, quasi che il sangue, ristagnato nelle sue vene, riprendesse alla voce del Marinelli l'interrotta circolazione.
4.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (386/525)
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Compagnia India Spiga I Non Fanfani Marinelli Nepomuceno Marinelli
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