I misteri di Milano di Alessandro Sauli
wCAPITOLO XXXIX
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IUrni visita inaspettato.
Mentre Paolo Fabiani fa lanciare al trotto i cavalli, addirizzandosi verso la via di Quadronno, giusto alla casa, nella quale il giorno dopo alle 3 doveva aver luogo P abboccamento di sua sorella con uno sconosciuto, noi,, valendoci del passa-per-tutto de'romanzieri, introdurremo il lettore in un salottino della Bella Venezia, ammobiliato come tutti i salotti d'albergo, idest, coi suoi chinesi turchini, spiccanti dal fondo bianco della tappezzeria che fumano, pescano, e traghettano un'acqua turchina sur una giunca turchina, con la prora volta a una pagoda turchina,sulla soglia della quale li aspetta un Bonzo, turchino anch'esso come tutto il resto.
Yi si vede la solita stufa;'il solito sofà, il solito tavolino tondo nel mezzo, e il solito Amorino paffuto e dorato accavalcioni a una pendola, fiancheggiata da'soliti mazzi di fiori artefatti e sbiaditi, sulla solita lastra di marmo grigio del solito caminetto.
Entrati nel salotto senza farci annunziare, noi vi troveremo una persona, della quale schizzammo lievemente il profilo, e che i nostri lettori ameranno (la è una supposizione che ci lusinga) di conoscere un pochino più intimamente.
Diciamolo senza tanti preamboli: questa persona ò nulla meno che il padre della divina Giulia di Yalmarana.
Il tozzo e adiposo signore dalla cera lucida e rosea, dal ventre arrotondato come quello d'un padre provinciale, stassene sibariticamente
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (394/525)
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