I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      — Vi harinunziato. > (H...r* ^ ** — * , »
      — Aveva però impegnata, credo, la sua parola...
      — E gli è appunto per questo ;che mi, sono ^opposta. Conoscete il conte Pierangelo Castelsanto ? , /r : ^ r , ^ ^ 1
      —- Quel -giovinotto biondo.eh'era in palco con,luitieri sera? *
      — Appunto. r.' , * J n i s
      — A quanto parmi,.gli è»un signore, di cui iKbaroneapprezza moltissimo l'amicizia* » < : 4v *> - -
      — Ed e lui che ha invitato Edgardo alla mascherata.. Uomo onesto, ricco, gentiluomo perfetto — capirete facilmente che uu'amicizia simile rovescerebbe i miei piani. Il tempo stringe... bisogna decidersi...
      — A che?
      — Ieri vi ho incaricato di alcune indagini...
      — Sul vecchio barone Franchi ?
      — Su chi dunque? disse con impazienza la Valmarana alzandosi, dopo aver studiato nello specchio l'effetto della incantevole, ma semplicissima acconciatura.
      — Le indagini che mi avete chieste furono fatte scrupolosamente, disse don Alfonso con un sospiro — mi costano un occhio... due na-poléoni al lacchè che mi servi da intermediario... cinquecento franchi al cameriere di confidenza del barone padre, dei quali dugento cinquanta a conto...
      1 ^ /
      Giulia gittò uno sguardo di profondò disprezzo su don Alfonso.
      — Io non so perchè mi secchiate, interruppe, con questi nojosi particolari. Cento, cinquecento.*./mille*franchi — che vi fa a voi?... Non sono forse ricca abbastanza? Io non conosco che una voluttà unica... suprema nella vita, e ad essa voglio sacrificar tutto — me stessa, se importa.
      E disse questo con un'espressione di occhi, di voce, di gesto da cacciar lo sgomento nell'animo di chiunque l'avesse veduta in quell'istante di esaltazione.
      Don Alfonso, che non era un leone, si curvò, rannicchiossi nella per-
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      sona, cercò di farsi piccino fisicamente, come lo era moralmente davanti a questa donna che lo dominava. »
      Forse la Valmarana fu nauseata da codesto suo avvilimento, poiché, cangiando improvvisamente tuono, gli disse:
      — Aspettatemi nel salotto : finisco di abbigliarmi e vi raggiungo subito. Sento più che mai il bisogno che voi mi richiamiate alla memoria il passato in tutta la sua interezza. Vi ho detto che aspetto Edgardo: il mio abboccamento d'oggi con lui'potrebbe esser l'ultimo... A ogni modo, sarà decisivo. Io sodi giocare una partita pericolosa; sono sicura


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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