I misteri di Milano di Alessandro Sauli

Pagina (416/525)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      (390)
      ciò, abbassato di botto alla condizione di.primo cameriere, non rimaneva, bon grè mal grè, che di chinare il capo e di rassegnarsi.
      Il pagliaccio aveva ragione quando sosteneva che don Faina stava tanto bene quanto don Alfonso.
      Don Alfonso ebbe la perspicacia di comprender sul primo che in chiesa a dispetto de'santi non ci -si può stare.
      Lo comprese e si rassegnò.
      Quale lezione pei papàf posticciJn generaley e per Leopoldo II di Toscana in particolare! ^V*
      E che il Valmarana si fosse rassegnato all'inaspettata emancipazione della figliuola si potè argomentarlo dalla premura servile con cui accorse a tener la portiera alla Giulia, ch'entrava, sclamando estasiato tra un sorriso e una riverenza:
      Madamigella, voi siete seducentissima stamattina.
      Dal canto nostro possiamo accertarvi che, in quel momento, donAlfonso era tutt'altro che un adulatore.
      /
      Veduta nella perfidiosa* penombra « di. quel, salotto, giovane e bella com'era, e come più innanzi la ritraemmo 5* con lo nere trecce raccolte entro le maglie d'oro d'una reticella andalusa'; con la sua veste di raso bianco e cilestro, foggiata e assettata intorno alla persona con quell'arte assassina che conoscono e adoperano còsi bene le lusinghiere, la Val
      , n > 1 ' ? « . V»'< i ' tl.
      «MA A A MA a A tA #¦ /-w ¦ I I Sfe r\ A * 1C\ A A k a /*! a A A « «m WA a Aitiwl * a ^ f I t Amarana i buon
      1 era veramente quello che^i poèti dicono un sorriso di Dio
      * n* •• * r : . # t • ? « Tf • ..
      gustai, un ghiotto bocconcino di donna — i romanzieri, un'incantevole creatura. < . , > -
      : Giulia non rispose al lusinghièro complimentodèisuo;padre putativo, ma adagiatasi con voluttuoso abbandono sul-sofà'; fu-abbastanza buona
      ). J f* { r> « \ „ * ' ) t4 . É M ^ , ' ffigliuola per additargli una scranna; permettendogli di accomodarsi.
      — Il cameriere di cui mi* avete parlato, disse la Valmarana riappiccàndo il dialogo interrotto net'gabinetto della teletta, è tale da meritare la
      /t ^ 1 1 r i» v 1 , 1 1 t 4 1 f m , rf 1 *
      nostra fiducia ? ; *¦] ( , „ ' " v - » • * ^ -i
      — Fiducia cieca ed illimitata, rispose don Alfonso. *< ' ¦ " ••
      — Non c' è pericolo eh' egli rappresenti due parti in una stessa eom
      * # i i * i A* * * * # t il/ f * *
      media ? ' " • ' n • '
      , r '( il' ' , *
      — Questo non è,"ma potrebbe essere. Voi, madamigella, vi atterrete armezzo di fargliene ràppresentare una sola.f "" % M ' '
      E qual'è questo mezzo? * V 4 <
      w
      <
      Semplicissimo — pagarlo bene.
      « ¥ • y « * ? * * v ^ « ^ * > ^ -
      —"Fate voi, disse Giulia'con indifferenza; io non vi ho chiesto mai
      , f * * " ^^^conto di ciò che spendete. * .......-......
      Indi, come se questi particolari la nojassero:--* ¦
      A qual punto siete colle vostré indagini? soggiunse. •


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

Pagina (416/525)






Faina Alfonso Alfonso Leopoldo II Toscana Valmarana Giulia Val Sfe Aitiwl Dio Valmarana Alfonso Giulia