I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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tatemi... parlo a voi, Legnaiuole) !.. Dove siete?... non vi vedo... datemi la vostra mano... ' i 4 • i.: • j • > a. i '
« Francesco Boldi le stesé la'mano, e accostò l'orecchio alle labbra della moriente, da cui le .parole uscivano'interrotte, confuse — quasi inarticolate. • • .: , • -*•; >
t — Quando sarò morta ^ riprese la Malapaga... Mi udite voi ', Legnaiuolo? " ? * m. • . < •> « — Vi odo, sì — dite. • > - * c — Quatido sarò morta, entrerete...' Presto!., presto 1 > » t E non potè aggiunger altro; gli otìchi le si travolsero:, accennò due o tre volte all'uscio dell'altra camera, poi ricadde dipeso, sui capezzale... e spirò: v * , • \
» -Quei tre anni passati in* quel sózzo e malsano covo della Malapaga mi lasciarono nell'animo quel sentimento vago ed indefinito di tristezza, di malessere e di smarrimerfto che ne assale desti/ allorché i primi crepuscoli del mattino entrano dalle socchiuse-imposte
> Avvi4 un fondo di amarezza nel cuor mio'che, filtratovi in istillo minutissime dall'infanzia, come un liquido velenoso, a. poco a poco vi crebbe, vi fermentò, e ora trabocca corrosivo, mortale... e uccide.
t Don Alfonso, avete voi posto mente'che ho portato sempre sciagura - a tutti quelli-che mi hanno amato?... Essere amati e riamare L.. che significa ciò? —- Mia madre amò e morì di dolore: gli è'dunque il supremo di tutti i delitti se gli tien dietro così dappresso la suprema di tutte le espiazioni? f • -
> Io òdio, e sono ricca, festeggiata... e, fra breve, felice. Sono artista... se non lo sono, lo credono; e mi proclamano grande, ispirata, e pérchè?... perchè odio... perchè mi appropriò le selvagge- passioni di Lady Macbeth, e le, trasfondo nell'anima ' sgomenta degli, spettatori, che acclamano all'ambiziosa moglie del Thanè di Cador, stolti 1 e non domandono eh'iosia... Sono Geltrude: se essi sapessero-quali terribili rimembranze si compendiano * in: questo' nome I Paolina Boldi, morta disonorata —' Maria Barinetti sopravvissuta di poco'alla sua ragione tra le squallide mura d'un manicomio — il Legnaiuolo, spentosi entamente nell'ignominia della galera 1... Se essi sa pesterò ;che il prestigio, con cui*li~ affascino, io lo traggo esclùsivamente da queste tre rimembranze; che per esse soltanto'io sono grande, ispirata; che non sono Lady Macbeth; ma Giulia, e che Giulia si chiamò Geltrude —in-
vecè di affollarsi dattorno a me e di gittarmi mazzi e corone, essi fug-4
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gjrebbero col brivido di raccapriccio, che s'impadronisce di noi, malgrado nostro, alla vista d' un rettile velenoso. ' * *
• ' - • i Vi'.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (421/525)
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