I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      non lo feci tanto per speculazione, quanto perchè mi sapeva male quel vedervi cenciosa, senza mezzi, senza risorse.:, perchè eravate in quattro a stentare il pane, se lo rammentate...
      — Non vo'che ti discolpi... vo'che tu racconti, Bertuccia! interruppe la Valmarana, battendo con ira i suoi «be'piedini sull'impalcato.
      Indi, ripigliando l'intonazione calma e profonda di poco prima:
      — Come rispose mio zio alla vostra proposta, don Alfonso?
      — .Mi'saltò al collo inviperito, e gridando: .
      » — -Vendere una povera orfana... la figliuola di mia sorella... il mio sangue! • % * « • «
      Vi accerto, madamigella, che fu un brutto punto: ci volle poco che non mi strozzasse. i f
      — E Maria?... la mia seconda madre?....
      — La mise un grido di spavento, e yì serrò tra le sue braccia piangendo. - , -
      • — Quei poveretti mi amavano dunque... mi amavano molto?...
      — Se vi amavano!... più, che una figliuola, starei per dire. Tant'è vero che la Barinettf, fosse pel dolore di veder suo marito condannatoa una pena infamante, fosse per la disperazione in cui tra caduta per..
      «iper— » ^ ^ » ^
      —' Per il mio rapimento. * ^
      — Già, per il vostro rapimento... io però credo più alla prima causa Cne alla seconda... fatto sta che impazzò...
      — E mori!... •
      «
      — Precisamente... mori e fu... e fu una fortuna la morte... un terno al lot.to per la poveretta. -
      • Detto ciò,' don Alfonso respirò più liberamente, come se gli fosse venuto tolto d'in sul petto un. peso enorme che lo soffocava.
      •„— Voi, don AKanso,-riprese Giulia sorridendo ironicamente, dimo-strate, secondo il solito,'una premura che comprendo benissimo, ma che non scuso, di giunger allo scioglimento del dramma, ommetten-done ad arte i più interessanti particolari. Voi non mi dite che mio zio, sedotto dai vostri consigli, e persuaso del principio che ladro vai meglio esserlo che parerlo, collegatosì coi quattro operai scacciati dall'officina di Gabriele Franchi, una notte—la notte del 24 febbrajo — valendosi d'una chiave fàlsa, s'introduceva di soppiatto ne'magazzini del signor Franchi; e colà giunto, fattosi aiutare dai suoi quattro amici...
      — Tre, madamigella. ,
      — Mentre con-un grimaldello sforzava la-serratura, della porta chemetteva alla camera del cassiere... .
      — Furono tutti e quattro agguantati dai gendarmi, appostati un'ora prima nel magazzino.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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