I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      figlio; cercherà di opporsi; pregherà... minaccerà — inutilmente. Edgardo aspetta una mia parola....ed io la proferirò finalmente questa parola: — ecco perchè lo aspetto... ecco perchè volli che mi rammentaste il passatoi... Mi comprendete voi ora, Valentino la Bertuccia? -L'interrogato si levò pallido, esterrefatto, borbottando tra sè:
      — Vi comprendo, madamigella; Dio gli usi misericordia... Povero barone!
      Queste parole con cui si conchiuse il dialogo, furono strappate al Valmarana da un sentimento- di terrore che si era sforzato invano di padroneggiare. La trasfigurazione del volto di Giulia fu cosi repentina e profonda da cacciar lo sgomento nell'anima dello spettatore più indifferente. Le sue narici erano dilatate come quelle del tigre che fiuta * da lunge la pesta del cacciatore; il bianco del suo occhio nero e scintillante iniettossi di sangue. Ella chinò lievemente il capo sull' origliere come per raccogliere il suono d'una voce, il rumore d'un uscio lontano che si schiudeva, lo scalpiccio d'un passo indistinto a qualunque altro orecchio, e che ella non udiva — sentiva.
      A un tratto ella balzò in piedi, dal sofà, e gridò con accento il quale, più che a voce umana, avreste assomigliato a un ruggito:
      — Egli vieneI... egli viene!
      Corse allo specchio, vi si mirò; si rassettò in fretta la scomposta acconciatura; si vide bella, irresistibile, affascinante, e voltasi al Valmarana sorridendo, gli disse :
      — Sono io quella cattivaccia che tutti credono?... Un momento di riflessione bastò a rabbonirmi.\Don Alfonso, andate incontro al barone... È lui che entra: ne conosco i passi come... oh mio Dio! come tutti gl'innamorati delle commedie. Introducetelo, e lasciatemi sola con lui.
      E- quando il Valmarana fu uscito, Giulia si lasciò cadere sul sofà, è studiata la posa più provocante a cui si sia mai composta una figlia d'Eva :
      — Eccolo! disse: — ora il mio sorriso, il mio abbandono... il mio trionfo!
      . Don Alfonso di Valmarana aveva ragione di esclamare: Dio gli usi
      . **
      misericordia... povero barone 1
      La è la preghiera con cui si accompagna mentalmente il trapasso de'moribondi.
      Edgardo Franchi era condannato.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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