I misteri di Milano di Alessandro Sauli
CAPITOLO XLII
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llezze confidenze*
Quando il barone, preceduto sino alla soglia dal Valmarana, entrò nel salottino della cantante, il suo volto era pallido, il passo incerto, il respiro affannoso.
Presentiva egli ciò Che dovea seguire a quelì' ultimo abboccamento con la Valmarana? — non lo crediamo.
Al suo primo apparire, Giulia gli tese la mano con un sorriso incantevole, e il barone la ricambiò accostando quella mano alle labbra con trasporto, misto a un imbarazzo, a un'inquietudine, a uno smarrimento malissimo dissimulato.
— Vi aspettavo, disse la cantante, accennandogli cori gli sguardi una scranna a bracciuoli, sulla quale Edgardo si lasciò cadere con l'appiombo macchinale dell'uomo profondamente assorto ne'suoi pensieri.
— Mi aspettavate? rispose il barone distratto. .
I neri sopraccigli della Valmarana guizzarono, si ravvicinarono, disegnando quasi una linea orizzontale sulla sua fronte.
E vi fu un momento, in cui fremette al pensiero che lo scopo, al quale mirava da tanti anni, le sfuggisse di mano inaspettatamente.
Ma un sospiro quasi involontario sfuggito dal petto al barone, cui tenne dietro l'espressivo commento d'uno sguardo lungo' ed appassionato, rassicurò compiutamente la Valmarana.
La quale con un civettuolo chinar di capo, levando l'indice teso aS l'altezza della guancia, e scuotendolo come per minacciare: *
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (431/525)
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Valmarana Valmarana Giulia Edgardo Valmarana Valmarana
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