I misteri di Milano di Alessandro Sauli

Pagina (437/525)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      -(411)-
      espansivo; la sua voce doveva essere così affettuosa, i suoi sguardi cosi supplichevoli, le sue parole piene di promesse così irresistibili, cosi seducenti, allorché,Paolina Boldi, la povera operaia... sua madre, gli si abbandonava confidente nelle braccia, dalle quali doveva sciogliersi madre — tradita — disonorata 1
      — Ciò che mi preponete è impossibile, disse Giulia, girando gli occhi smarriti intorno al salotto come se temesse di scontrarli in quellidel giovane che supplicava. Voi sarete felice, Edgardo... dovete esserlo
      fperchè lo meritate... . — Felice senza di voi!... v
      — Senza di me... e farò.che lo siate... Io parto...
      — Partite?
      — Domani. . '
      — Ma io vi seguirò...
      — Voi!... e con qual diritto?... Vi ho detto forse che vi amo?... potete rimproverarmi una sola parola da cui trasparisse... Oh, in nome di Diol Edgardo, lasciatemi... dimenticatemi — ve lo ripeto: dimenticatemi oggi — domani... forse, sarebbe troppo tardi!./.
      Queste parole fecero nel barone 1' effetto d'uria rivelazione inattesa.
      — Troppo tardi! sclamò il giovane, traendo a sè Giulia che difen-devasi debolmente — troppo tardi!... per chi?
      — Non posso dirvelo... non devo dirvelo..'. Lasciatemi. Se io vi amassi... se io potessi amarvi... non lo vorrei, Edgardo... io parlo...
      Il barone la interruppe con un trasporto di gioia, e ricingendola con le sue braccia:
      — Tu partii gridò, perchè credi che la lontananza possa scemare, affievolire, spegnere una passione che il tuo labbro si ostina a smentire, ma che io lessi da molto tempo ne'tuoi occhi, che sono un'divino riflesso dell'anima tua. Giulia, a che giova il negarlo? tu hai sinora simulato con me un contegno freddo, indifferente, ora ironico, ora sprezzante, ulto smentito sempre dal confidente abbandono che gli succedeva. Il cielo mi guardi dal rimproverarti il tuo procedere a riguardo mio; io mi sono identificato alla tua posizione... ti ho compreso, e non ti ho biasimato. Atterrita dagli ostacoli che ci separavano — ostacoli effimeri di nascita e di condizione — tu ti sei lasciata sconfortare, mi hai
      %
      respinto da te, ma inutilmente, perchè io ti ho seguita con l'insistenza delle grandi passioni, con la fermezza delle estreme risoluzioni. Oracomprendo per la prima volta che a questi motivi di ripulsa si univa
      «
      un pensiero più generoso: tu non volevi spingermi o incoraggiarmi a un tentativo di rivolta contro mio padre... Non negarlo: lo hai detto tustessa poc'anzi — e queste parole mi hanno rivelato un lato del
      «
      «
      » - as
      \i


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

Pagina (437/525)






Paolina Boldi Giulia Edgardo Diol Edgardo Giulia Edgardo Giulia