I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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' — Questo lo porrete insieme apportatogli, soggiunse. Gli è un astuccio che .ha trovato il mio cocchiere stamane rimbuccato tra i cuscini mentre . spazzolava l'interno della carrozza. Appartiene di certo al ferito, e deve essergli uscito-di saccoccia quando i miei due servitori, raccoltolo d'in, su le lastre, lo adagiarono sul sedile., Non l'ho aperto perchè, come vedete,- è suggellato; oltre che-ne sapeva abbastanza sul conto di quello sgraziato dalla lettura» di quelle quattro » lettere sediziose. Sicché, Caterina, non aggiungo altro : fate per, benino,' se non amate i fastidi;1 ma sopratutto...-Presto! soggiunseinterrompendosi don Luigi, nascondete quegl'impicci'sotto il'grembiule... Ecco il chirurgo.
Difatti l'usciolo del fondo si aperse, e un uomo» sulla quarantina entrò nella camera con passo frettoloso, ripiegando una carta con viso ilare e soddisfatto: > . - * t- . ' Il Velasques gli mosse incontro/ < ¦ » w i fi
— E così, come avete trovato il signor Luciano? gli chiese.
— Molto meglio che non sperassi, rispose sorridendo il chirurgo. La ferita non è tanto pericolosa come credetti sul primo. La stoccata
ò stata-vibrata maledettamente bene e dimostra che l'assassino non è
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un novizzo : fortunatamente il ferro deviò sensibilmente, sfiorando la settima costola, e il polmone rimase illeso. Intanto la febbre va grado a grado scemando, e:lacerisi promette d'essere.delle più felici. La -gua-• rigione si farà aspettare per un pezzetto^ ma con una costituzione giovane e vigorosa'come è la sua, posso accertarvi* sin' d'ora che -sarà perfetta/ ** > ' • / . : - - • - 1 *
— Quanto, presso a poco? > •. > *
— Un buon mesetto almeno. L'emorragia è stata copiosa; stenterà un pochetto a riaversi* Sopratutto, signora Caterina, vi raccomando di non farlo ciarlare, di lasciarlo come si trova, senza toccare il letto, perchè/ve ne avverto, una scossa un po'brusca o un'emozione troppo viva, me lo manderebbe diritto diritto tra i più. Ne ho avuto una prova poco fa: mentre rinnovava la fasciatura e.gli raccomandava il silenzio, saltò sui con una sfuriata di domande, a cui non mi trovavo in grado di appiccicare una risposta qualunque.-Figuratevi se so io chi ò Yittorina, chi Gionata Pleyston, chi Mangiamicche..: tutte degne e onorevoli persone che non udii mai neppure nominare. Fortunatamente che uno lo conóscevo....di nome soltanto, intendiamoci; perchè gli è un nome che stamane aveva fatto.il giro di mezza Milano. Egli mi parlava d'un tafferuglio nato ieri sulla mezza notte in una bettolaccia a San'Giovanni sul Muro, e tra le persone che vi si trovavano nominò il Legnaiuolo. f - . ' h ,
« — Il Legnaiuolo! dissi io — è il vostro assassino... lo conoscete?
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (444/525)
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