I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      brougham, parenti stretti delle gondole veneziane, dalle i cortine rosse gelosamente tese sui cristalli dello.sportello. !ro ot h ì o t <>> !:
      Il brougham si è fermato anch'esso/e n'è/discesa* unagdonna: -IEssa è abbigliata di nero; il fitto .velo del suo cappello,* abbassato sul volto, con la stessa cura gelosa con cui veggonsii tese le: cortine sui vetri dello sportello, ne celano i lineamenti. Però, dev'esser giovane e bella — incessa paluit deaessa ha la .vita1 pieghevole'e snó'data di di una Bajadera, e il portamento voluttuosamente ondulato ^ell'vÀlmea
      o dell'Andalusa. ? ,f- * w r ? U       t
      ( Noi non vogliamo torturare il lettore col dubbio»vincrescioso di una' supposizione. Questa donna velata è Miranda,'da vezzosa^straiiiera, che vedemmo per la prima volta alla Scala nel palchetto:del*Marinelli.1- *
      Fatta scivolare nella larga,mano delitaciturnovetturino una moneta da cinque franchi, la bella giamaichese, col velo sempre calato sul viso, imboccò 1' androne della palazzina dalle verdi persiane, e attraversò quasi di,corsa la cameretta della!portinaia. 1 w . rns r ijcirqi/TMa giunta sull'uscio.che si apriva;sul pianerottolo della «prima sea-< la, s'imbattè faccia a faccia con una "grassa comare,1 dalla cuffia di' pizzo inamidata e guernita dir nodi di raso scarlatto, dal'portamento ardito, dal sorriso malizioso, e quasi provocatore, i fi" > i 6 rlr ! ° r
      — In che posso servirla? le chiese inchinandosi'con"lè manirsulle anche la virago — la quale/fra parentesi, era ilJ5cerbero* femminino della petit-maison milanese: * i vj-y m ? iu> u fi?.' * oS h.q l<
      Miranda balbettò arrossendo il nome di don Luigi iVelasquez:^* n fi
      — Ah! fece la portinaia con un risolino d'intelligenza —(capisco. La venga con me. " > ; f-i » o li l)i\ r ? VE avviatasi innanzi per mostrar la via alla sopraggiunta, la introdusse in un salottino del primo pianò, il quale senza, essere ammobiliato con isfarzo, aveva ciò non per tanto quell'apparenza di comoda agiatezza cosi cara agli amatori del comfort inglese.1 J m*/*. U' a s* ? a*
      Yi si vedeva Tinevitabile^pendola di alabastro, la console, il sofà,sia1 dormeuse, e in, fondo A'alcova con> le cortine'di ^mussolina'bianca pu-' dicamente calate. . .o'onIntrodotta che l'ebbe, la portinaia sguardò sorridendo maliziosamente la giamaichese come a dirle:ii«Eh! non gli è davvero un nido di piccioncini?» e rattizzati i quercioli che ardevano crepitando nel camk netto, vi accostò un largo seggiolone elastico/dicendo a Miranda che aggravasi titubante nel salotto; i i .....w. y I / ) il — :'
      — Favorisca di accomodarsi :>. ho l'ordine di.lasciarla isola...Non; abbia paura..; non si annojerà: la*persona di'cui mi^habchiestoinon si fa mai aspettare. >' t>/ ro h* t ; v no r. >nr> yjEnd
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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