I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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Paolo poteva odiare, poteva disprezzare, ma non dimenticare od essere indifferente ' ' V * " ;
Se la Beaufry avesse potuto dubitare dei sentimenti del Fabiani 9 riguardo suo, le poche parole proferite1 da lui a voce alta nel palchetto di Edgardo Franchi colla manifesta intenzione di ferir crudelmente colei a cui venivano indirizzate, avrebbero bastato a chiarirle l'indole di questi sentimenti; mostrandole in pari tempo qual fosse i\ Iato buono e quale lo svantaggioso della sua situazione. - - '
Noi quindi ci siamo espressi malissimo "allorché abbiamo « detto che a Miranda non era mai caduto irniente di rappattumarsi con suo ma-rito. Questo pensiero le erarairincontro balenato nell'animo due 0 tre volle in que'momenti ;d'angosciosa prostrazione, ne''quali disgustati del presente e sconfortati dell'avvenire, ci aggrappiamo al passato colla disperata tenacità^con cui il naufrago afferra la sua tavola di salvezza.
Questo pensiero le era balenato nella mente più volte, ma essa lo respinse da sè non per un-sentimento d'orgoglio, ma per quell'altro che nasce daHa coscienza della propria colpa, e che noi vorremmo chiamare 'ir pudore delPabbiezione.- J ^Non pertanto Miranda presentiva che i vincoli che l'univano a Paolo non si erano tutti spezzati: un anello rimaneva ancora intatto dell'infranta catena'delle affezioni.... Miranda era madre. Un biondo e sorridente angioletto, bello come uri serafino-di frate Angelico, le protendeva da'lungi le sue manine: esso avrebbe perorato per lei nel cuore di Paolo consulta l'eloquenza:ch'è nel mesto sorriso dell'orfano, al quale, ogni qual volta rammenta la madre,*si risponde: la mamma >è morta I >1 . '
Occorreva quindi riconoscerela propria col^pa; implorarlo a ginocchio, a mani giunte, piangendo — implorarlo come un castiget e ottenuto-, accettarlo riconoscente come una grazia, ma subirlo rassegnata come un'espiazione. , - > .
• Era ciò possibile1 in-Miranda, 111 questa'donna dalle passioni ardenti dalla fibra molle e sensuale, cui il pensiero delle privazioni d'un giorno sospingeva quasi senza lotta tra le braccia-d'un sessuagenario?.
• La Beaufry rigettò l'idea della riconciliazione col ribrezzo stesso cor* cui un cuore onesto respinge quella deh suicidio. * : .f,! " tr \Questa lotta interna, che noi abbiamo fuggevolmente.accennato, si combattè di certo più aspramente nel cuore della giovane giamaichese in quel breve eppur lunghissimo "quarto d'ora passato da lei nell'equivoco calottino di via Quadronno aspettando il Velasquez.
• rv\Con la bella e procace persona « voluttuosamente arrovesciata sullasoffice spalliera del seggiolone, le vaghissime braccia spenzolanti con
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (450/525)
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