I misteri di Milano di Alessandro Sauli
\CAPITOLO XLIY
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Il talismano.
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Dio sa quanto io stupore e lo sgomento di don Luigi sarebbero durati, se il giovane Paolo, ripreso il suo tuono di civiltà agghiacciata, e accennando appena a un saluto, non gli avesse fatto capire che l'estraneo era lui, e che gli onori di casa era il Yelasquez che doveva farli.
Fortunatamente don Luigi ebbe abbastanza buon senso per conoscere tutto il ridicolo della sua posizione.
Ricambiò con un profondo inchino io sprezzante saluto del conte, e sfiorando colle labbra uno di quei sorrisi cerimoniosi che vanno sempre innanzi ai complimenti di convenzione: .
— A che devo ascriver l'onore, domandò entrando, d'una vostra visita qui, signor conte? ,
— Ascrivetela a un puro e vivo sentimento d'amicizia verso un giovane, che voi dovete conoscere se non prima di me, certo più di me, don Luigi. Parlo del pittore Luciano Arcangeli.
— Ahi fe' il Yelasquez, cui i modi freddi ma cortesi del conte avevano reso la padronanza di sè, e con essa le risorse d'un ingegno scaltro, intrigante e dissimulato. . {
— Questo giovane manca da ieri sera alla sua famiglia.
— Luciano Arcangeli ha una famiglia? domandò il Velasquez, fingendo mirabilmente la sorpresa.
— Lo ignorate? Sì, ne ha una.... e posso assicurarvi che suo padre Mist. Vol. IL 28
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (459/525)
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