I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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di sua moglie pazza, agonizzante per P inedia lo seguiva a lato, come P ombra del corpo. L'aftievolimento del suo corpo febbricitante gli toglieva di passare in -
rassegna e di calcolare le ultime probabilità di riuscita. Dal suo cer-
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vello malato uscivano tumultuando immagini P una più fosca dell'altra, e infine, ultimo di tutto, il suicidio. Giunto per caso presso il Naviglio, si fermò a fissare con occhio imbambolato quelle torbide acque.
— Ecco, diceva fra sè, un»sajto e-tutto è finito.... Umiliazioni, miserie, patimenti, il presente angoscioso, l'avvenire disperato.... tutto, tutto rimarrebbe sepolto.... E mia moglie?... Ah Dio mio!... questo è troppo soffrire!... Il mio spirito si piega sotto il cumulo di tanti mal*.... io non ho forze bastevoli per sostenerli.... Ma e la mia povera pazza? sclamò con voce alta al pensiero dell'infelice ch'egli era in procinto di lasciar sola. Rinculò di alcuni passi guardandosi intorno in atto di chi per l'ultima volta, per l'amor di Dio, chiede una parola di soccorso dalla altrui carità; un braccio amico su cui appoggiarsi tanto che basti per risensare, per richiamare a sè la ragione fuggita fra tanta tempesta.
Così stava il misero, quando sentissi percuotere leggermente l'omero con una mano.*Un'giovane gli[stava ai ;fianchi. Il Legnajuolo lo fissò alquanto senza .riconoscerlo; poi soffogatisi gli rocchi f coi dorso della mano, tornò a fissare.... Poi tutto ad un tratto, sclamò: < , ;
. — AhLmi pare di conoscerla.:..^ \t;uh ' Jiv2 nd mi -< , U y-r- Tanto tardi.a ricordarti le vecchie conoscenze 1 rispose Edgardo -sorridendo; ma che hai ? si direbbe che.
jt:— Che ho;?... ho;jfame!^rispose^irLegnajuolo, rabbrividendo
— Hai fame? oh poveretto!... * • , , ' ' ,
—«Si^io e mia.moglie.... , ? / t - ,iv .
— .Ebbene'eccoti intanto.../così dicendo gli poneva fra mani qual-che moneta.'... r <\,u> .. , •
— Grazie, signore! grazie per mo-e per lei.... y -
— Ora'vieni con me.... a rifocillarti. Qui a due passi c'è un trattore..:. Pago'io, quei pochi denari tienli per tua moglie. Vieni, t'ho a parlare.... Non per niente il caso ti ha posto sul mio cammino.
La,passione amorosa di Edgardo per la Valmarana, dopo l'ultimo
« icolloquio avuto con lei, non -aveva* fatto che crescere. Abbiamo veduto
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cóme questa sirena avesse saputo, ammaliarlo appoco a poco, fino.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (470/525)
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