I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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<—, Che sono per lui alcune migliaja dì franchi? mentre per me sarebbero'tutto; con, esse sarei felice..../
r Andò dunque dal padre . suo, ehiese una somma e n'ebbe un rifiuto.-. Edgardotpregò,.,scongiurò; tutto;fu indarno. Allora il giovane disperato Vdu vedersi /scappar ,di mano quest' ultima risorsa , si lasciò sfuggire certe parole come di minaccia; unitamente ad altre che rivelavano'l'intensità della .sua ^passione. Ma.anche queste sdrucciolaronocome inosservate; sull'animo di Gabriele Franchi, che tenne sodo;
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rifiutò qualsiasi sovvenzione a suo figlio^ e, si partì lasciandolo solo e di;bel nuovo ialotta coli genio del male, che tornò tosto, e più gagliardamente air assalto. Del."resto .queiranimo era già soggiogato dalla pas-, sioriè efpronto a .seguire, qualunque fosse la via, chi lo. guidasse presso Poggetto dell'amor, suo, ancorché tal guida fosse un delitto. i ' Edgardo; stette: alquanto come immerso/in profondi pensieri; poi tutto ad un.tratto levata alta la-testa gridò: Ora.a,mei, e con passo precipitoso scese in ; istrada' e s' avviò difilato in cerca di un fabbro che fossex • « •
esperto in certi delicati maneggi. in*, ' (•
•ìvFuì proprio* io-.quel punto.che il r destino lo fece'incontrare col Legnaiuolo, ch' egli ricordossi, esser fabbro di professione, e addetto una volta all' officina di suo padre.
i <— Ecco,il mio uomoI; disse Edgardo fra se,fermandosi a contemplare Mo strano gestire del Legnajuolo.' c i , t* < Ora.seguiremo .^Edgardo Franchi ed ih Legnajuolo nella trattoria. C'era-in,fondo,a .questa una cameruccia isolala; Edgardo,:a malgrado che il! cameriere lo.invitasse, ad accomodarsi in altre camere meno uggiose ;di .quella :da lui prescelta, fece il sordo e, sedette dinanzi ad una tavola,^invitando il Legnajuolo a'porglisi,dirimpetto., . m \ Al cameriere che stendendo la tovaglia vchiedeva.cosa desiderasse, il Legnajuolo rispose.con un gesto impaziente: ' i p. . i , ì,— Porta qui,quello4 che vuoi.:... Ma fa presto ,r [presto.... Almeno il pane-dallo qui subito.... * I i? v, 4 • m 1 * > Eccolo, eccolo Ls'affrettò a rispondere il cameriere ponendoglielodinanzi.... Ora vo pel vino............éJ „ — *
x*— Del migliore, sai !/soggiunse Edgardo. [ - . % , . V -
Non .dubiti, non dubiti..:; Il Legnajuolo, pigliato fra le mani il pane portogli, si pose a stracciarlo co'denti, colla avidità rabbiosa di chi sta .«per mancare d'inedia. A quel pane mandò tosto dietro un bicchier di vino; Ledi lui guance smorte dapprima e quasi livide, si^tinsero di>uri' lieve color rosa, che < diventò poco.dopo rosso cupo ai zigomatici. iVenute;le vivande, Edgardo.gli porse i piatti lasciando che si servisse e)si..saziasse a sua!voglia, incoraggiandolo anzi colla voce e mescendogli largamente da bere.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (472/525)
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