I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      tutto guasto, sorsero anche questa volta voci di esortazione a perdurare contro le tentazioni del male. Egli le ascoltò e ne rimase commosso. Ancora un delitto 1 un nuovo.... ancora P infamia , il carcere.... Che diavolo dici! Le cose le sapremo far con disinvoltura; cascano solo gli sciocchi.... Scusi, ma....
      Ma preferisci morir di fame! Tal sia di te, non .so che dire.... M'ajuterò da me..;. La passione mi quadruplicherà le forze, mi affinerà Pingegno.... Ho giurato a me stesso di seguire quel mio angelo, e saprò mantenere il giuramento.... Infine che sono qualche migliaja
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      di lire per un ricco dello stampo del signor Gabriele Franchi? A questo*nome il Legnajuolo che era come assopito, si scosse: Che?... cosa ha detto?... Gabriele Franchi?... Lo conosce lei que-
      sto signor Gabriele Franchi?... * - • ~
      Perdio, se lo conosco!... Non t'ho detto che'egli è mio padre?
      Un profondo silenzio successe a queste parole. Il Legnajuolo guardava fisso fisso Edgardo. Parevagli sognare. Come 1 lui, il figlio del suo abborrito nemico, la causa prima di tutti i suoi mali, gli stava innanzi proponendogli.... - •
      Lei.... è il figlio di questo Franchi?
      — Ma ti ho già detto di sì, rispose ridendo il giovane. Cosa trovi di straordinario in ciò? Lo conosci tu forse mio padre?
      Se lo conosco!... gridò il Legnajuolo, e così dicendo, una luce sinistra gli balenò nello sguardo; ma poi avvedutosi che Edgardo lo guardava meravigliato, si compose tosto e ridendo soggiùnse:
      Infine, che fa a me che ella sia figlio di Tizio, piuttosto che di Sempronio?... Questo non c'entra nell'affare che mi propone...,
      — E che hai rifiutato....
      — Cioè.... proprio proprio rifiutato, no; ho detto per dire....
      — Hai fatto lo scrupoloso.... •
      — Ha bel dire lei.... Ma quando uno è stato una volta in prigione, ci pensa un pochino a tornarci la seconda.... Però se la cosa si potesse combinare.... bene.... senza....-
      — Ma che diavolo 1 s'affrettò a dire Edgardo, nei cui occhi lampeggiò di bel nuovo la speranza d'averlo a complice. Ti pare! preme anche a me di far le cose come vanno fatte.... Orsù, risolviamoci.
      —. Bene.... bene.... per me.... per me son qui ai di- lei comandi.... rispose il Legnajuolo mascherando a stento e comprimendo la giojache gli causava la proposta, dopo che ebbe scoperto di chi era figlio
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      Edgardo. •
      Ma per far'questa chiave ci vuole.-., un'impronta di cera.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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