I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      Il mattino seguente, come facilmente il lettore, si immaginerà, il Legnajuolo fu puntuale al ritrovo. Egli aveva già orditp il suo, piano ; ne aveva pesate tutte le conseguenze con una freddezza di calcolo che rivelava in lui un proponimento irremovibile, per l'esecuzione del quale egli era pronto a giocar quella vita che un dì o l'altro gli.sa- -
      rebbe stata tolta dalla miseria.
      Anche il giovane Franchi non fu tardo al convegno. Egli si.era.alzato di buon'ora dal suo letto di spine. Aveva noverate le ore.tutte della notte, ad una ad una. Quel - tempo gli - era sembrato interminabilmente increscioso. La sua passione per la vezzosa Valmarana, aumentata dalla solitudine che lo isolava da ogni distrazione, gli faceva ribollire il sangue e gli accendeva i sensi. L'immagine dell'adorata artista gli compariva a diradargli le tenebre, raggiante di tutte le sue irresistibili attrattive; gli compariva con quel sorriso affascinante che lo aveva inebbriato d'amore e legato per sempre a lei. .y _Quando Dio volle l'alba sorse a fugare le tenebre. Vestitosi, trasse di sotto al guanciale una scatoletta di cartone ove aveva chiusa fin dalla sera antecedente, l'impronta di cera promessa al Legnajuolo per
      la fabbricazione della chiave. - ; ' ,
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      — E cosi, gli chiese il Legnajuolo con quel sorriso sarcastico che gli era abituale, come ha passata la notte?... : 4 j
      — Una notte d'inferno, mio caro; una notte lunga, interminabile....
      — Capisco io L. Come sLfa a dormir pacificamente quando da una parte del letto si vede l'immagine di una bella giovane della quale * si ,è innamorati fradici e dall'altra quella di tanti bei gruppetti'd'oro, lampeggianti.... Pare di aver tutto sotto mano, n'è vero! Mia la giovinetta, miei i denari.... si allungono le mani per ghermir l'una e l'altra..:, e si stringe un bel nulla.... Ah,perdio! la è roba da metterla febbre! < • \ < <, y
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      — La febbre, dici? L'ho avuta davvero questa notte la febbre.... e credo di averla ancora e 1' avrò sempre finché non avrò posseduta-quella creatura.... Bella, bella come un demonio!... così sclamava Edgardo stringendo i pugni. Poi, quando questa diavoleria non* bastasse a tenermi desto, c'era anche..... T r ,, , f > ;f _
      — Che cosa?
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      — Che so iol... Il pensiero di rubare.... a mio padre.... di forzar lo scrigno.... . .... • " —
      — In compagnia d'un ladro di mestiere, vero? Questo le dà noja....
      Eh via, Io dica schiettamente.... , _
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      — Ebbene! lo confesso; è così.... ' ; > J
      — Ho capito! oggi si cambiaria parte. Jeri era io; lo scrupoloso;
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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