I misteri di Milano di Alessandro Sauli
CAPITOLO XLYIIVolpone.
Tostochè il Legnajuolo si vide solo, diede principio all' esecuzione di un piano ch'egli aveva il dì prima ordito, mentre che stavasi curvo ed intento ad allestire la chiave commessagli dal giovane Franchi.
Incominciò coli'incamminarsi bel bello verso Porta Comasina in cerca di un tale di sua conoscenza e sul quale aveva fatto calcolo per l'eseguimento del suo progetto.
Intanto che il Legnajuolo s'incammina a quella volta, noi faremo, con poche parole, conoscerò questo nuovo personaggio del dramma che stiamo ultimando. -
Era costui un emerito ladroncello di professione. Al solo talento di saper accortamente barcamenare senza cader in fallo, egli doveva la sua presente posizione sociale, se non agiatissima, certamente migliore di quella che è data a sperare, vita naturai durante, ad un galantuomo povero. Salendo gradino per gradino la scala interminabile che incomincia dal mestiere di ladro al minuto a quella di speculatore all'ingrosso, egli v'era giunto a metà e non aveva voluto progredir più oltre. A meglio spiegarci, diremo ch'egli aveva abbracciata la professione disonesta, ma assai lucrosa in compenso, del manutengolo. A poco a poco il suo commercio prosperando, egli era giunto a rac-• cogliere un bel capitale, dai cui frutti, unitamente a certe sue specu-lazioncelle giornaliere che gli rendevano il cento per cento,, egli ritraeva di che vivere comodamente, senza lavorare gran che; ciò che
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (483/525)
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