I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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dell'onore. S'era ben guardata dal fermarsi troppo su questo argo- • mento, sicché Edgardo stesso sentì diminuire sensibilmente il peso del delitto che stava per commettere al vederlo trattato con tanta leggerezza ed indulgenza.
. Giulia però, scaltra com'era, appunto per mantener vieppiù fermo Edgardo nel suo proposito di seguirla a Londra, aveva asssai maestrevolmente finto di sconsigliarlo a ciò, sapendo che la passione oltre al non soffrir ostacolo, s'irrita e s'aumenta sempre più quanto essi sembrano maggiori e insuperabili. Nè a questo si limitò P arte della scaltrita. Gabriele Franchi, spaventato dai progressi della passione del figlio, s'era determinato a scrivere alla Valmarana ingiungendole di desistere dalle sue seduzioni e di allontanar da lei Edgardo, minacciandola, nel caso persistesse, di tutto il suo sdegno. La Valmarana non aveva risposto a questa lettera ;, ma la conservò per mostrarla poi al figlio e insinuare così nel di lui cuore irritato sentimenti avversi al di lui padre, i quali varebbero ajutato ad ammorzare gli ul-1 • timi scrupoli che per avventura Edgarde conservasse ancora in cuore.
— Voi lo vedete! le aveva detto Giulia, dopo d'avergli fatto leggere quella lettera; vostro padre fin d'ora mi chiama responsale di tutto quanto potrà {succedere di sinistro a lui, a voi e alla famiglia
) vostra.... Io, io sola se cedo alla passione.... dovrò sopportarne tuttele conseguenze.... A voi tanto il padre che il mondo, perdonerà il vostro fallo.... chè padre e mondo sono indulgenti a questi falli di gioventù.... Ma a me non verrà giammai perdonato d'avervi trascinato a seguirmi lontano dalla vostra patria, di avervi strappato ad un avvenire che vi sorrideva....
— Oh Giulia ! siate mia sposa e allora tutto sarà finito.... le rispose l'innamorato giovane stringendosela al cuore con tutto l'impeto della passione. Dite di sì, e io vi giuro....
r —Non giurate, non giurate.... Sposarmi? Ah, ah! povera sciocca ch'io sono.... Che direbbe il mondo nel veder così calpestato ogni riguardo sociale?.... Ah no! Edgardo.... La vostra passione non vi ac-ciecherà a questo punto. Ad ogni modo bisognerà decidersi.... Così io non posso più vivere.... È un continuo supplizio pel mio povero cuore.... Vostro padre mi crede una miserabile avventuriera? Ebbene, io lo smentirò, Edgardo. Andate da lui, ditegli che siete libero, che io vi ho resa la libertà.../ Voi siete giovane.... per voi si schiude una carriera brillante.... Il cuore di una donna si può trafiggere impunemente. Dal canto mio.... Oh sì! io sarò forte.... lo sarò, Edgardo... Mi affretterò a lasciar l'Italia.... e quanto hovdi più caro al, mondo.... purché siate felice.... Vi dimenticherò..:, dovessi morirne.... vi dimenticherò....
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (492/525)
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