I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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— Morire! voi, gridò Edgardo pallido per Femozione. Morire, voi che amo sopra ogni cosa al mondo! Mio padre non ha cuore.... Egli non ha diritto alla mia affezione.... Giulia! la mia vita è consacrata a voi.... Ogni sacrifizio mi sarà lieve.... A tutto sono pronto.... Tranne a dimenticarvi accetto tutto.... Dite.... proponete....
— Edgardo.... per pietà.... lasciatemi, rispondeva la giovane tentando dolcemente di sciogliersi dalle di lui braccia. Se lo potessi.... non lo vorrei. Sfogata la passione, verrebbero i giorni elei disinganno.... Separiamoci.... sul momento.... domani.... non lo potrei più....
— Giulia, Giulia mia! sclamò Edgardo stringendola affettuosamente al cuore.
— No!... saprò resistere.... risponde la Valmarana svincolandosi dalle braccia di Edgardo; ma non un minuto di più.... son donna... Va, lasciami.... e proruppe in uno scoppio di pianto. Non ti amo.... non vorrei amarti....
- — Per l'ultima volta!... acconsenti tu ch'io ti segua? le chiese Edgardo fuor di se e respirando a pena.
— Oh Dio!...
— Rispondimi !
— E poi? e sorrideva fra le lagrime fissandolo amorosamente.
— E poi l'amore, l'ebbrezza, la felicità....
— Ah la felicità ! gridò Giulia e come vinta nella lotta si abbandonò nelle braccia di Edgardo....
In questo s'udì bussare dolcemente alla porta. Giulia d'un balzo corse ad aprire; era lo zio. Valentino la Bertuccia aveva fatto benissimo la sua parte. Giungeva proprio nel momento giusto. Giulia lo ringraziò con uno sguardo. Edgardo, ricompostosi prese commiato dalla Valmarana che lo accompagnò fino sull'uscio.
— Dunque voi partite Giulia?
— Si, rispose essa ad occhi bassi.
— Quando?
. — Questa sera.... f
— Ebbene, domattina io vi raggiungerò.... Così dicendo Edgardo siallontanò rapidamente.
— Ora non c'è più pericolo che mi fugga, disse'Giulia con un sorriso di scherno.
Poi sedutasi ad un tavolino scrisse quell'istessa lettera anonima che Gabriele Franchi portò ai direttore di Polizia; in essa Giulia lo avvisava del furto che lo minacciava, notando l'ora precisa, ma tacendo chi fossero i ladri. i
— Appena ricevuta la mia lettera, diceva.la Valmarana nel suggekV
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (493/525)
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