I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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tutte queste forme di dorma sopraggiungevano confuse alla sua mente, nè egli le conosceva tutte abbastanza per poter distinguer fra di esse quelle oneste, o quelle che avrebber volontieri accondisceso ai turpe mercato dei loro vezzi.
, A cavarlo d'impaccio sorse fra tante immagini di gioventù e di bellezza, quelle di una vecchia.
'A quest'improvvisa comparsa, Gabriele sorrise con compiacenza, dicendo a sè stesso: Ecco trovato un soccorso inaspettato ! costei mi caverà d'impaccio; nessuno meglio di lei conosce il mondo teatrale femminile; nessuno potrebbe darmi mano più efficacemente di questa trista megera dai modi soavi, e dal sorriso ingenuo e carezzevole.
Così dicendo uscì in istrada e mosse difilato in cerca della vecchia ausiliaria.
Benché costei dimorasse in Milano da oltre trentanni, e benché fosse conosciutissima, nessuno sapeva'il vero suo nome. Solo si sapeva ch'essa era Francese; per cui la veniva chiamata comunemente la Francese. Nessuno del pari conosceva i di lei mezzi di sussistenza, nè la gente sentivasi invogliata di scoprirli, perchè la Francese guar-davasi, benché avesse i modi di farlo, dal ridestare la curiosità o l'in- ! vidia altrui.
Viveva in un piccolo appartamento verso corte in una contrada presso il ponte di Porta Verceliina. Di rado usciva di casa o per lo meno scivolala fuori senza che alcuno dei vicini se n'accorgesse. In compenso, la sua casa era di solito assai frequentata da persone che al pari di lei pareva avessero interesse grandissimo a non essere veduti, tanto camminavano veloci e colle teste basse. Sapevasi però che la Francese era devota e ben di rado mancava di assistere giornalmente alla messa. Cosicché i vicini s'erano convenuti di credere che la Francese prestasse denari a pegno; ciò che*per altro non toglieva, soggiungevano, ch'ella fosse una buona donna, d'un ottimo cuore e pronta ai servigi di chi richiedeva l'opera sua. Tende a'suoi interessi, conchiudevano, ma alla fin fine non fa male ad alcuno.
Cosicché a poco a poco, quanti dimoravano4 nella casa abitata da lei e nelle vicinanze, erano a grado a grado assuefatti a vederla, senza che il loro pensierosi fermasse su di lei in modo da renderla inquieta. Era quanto voleva la Francese, la quale era giunta col tempo a rimanere assente dalla sua casa lunghe ore, interi giorni, qualche mese anche senza che per ciò la maldicenza o la curiosità avessero tro\ato di che dire. È bene però sapere che la Francese, con un tratto di sottile politica, si era (senza che ce ne fosse bisogno, e senza che alcuno gliene chiedesse conto) giustificata delle assenze che potevano sembrare
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (496/525)
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