I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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più strane. Così coli5affrontare di proprio impulso la curiosità altrui, era giunla non solo a soddisfarla, ma disarmarla chi sa per quanto tempo. Causa di queste assenze, essa asseriva essere la sua malferma salute, per cui ella sentiva bisogno irresistibile, quando la stagione era propizia, di uscir da Milano e portarsi a mutar aria ora in un punto, ora in altro fra i più ameni della Lombardia.
Accompagnava quel suo dire con un sorriso tutto suo, tanto dolce e insinuante; mostrava coir abituale piegar della testa su di una spalla, collo sguardo languido, soave, chiedente a tutti compassione, tanto candore che quanti l'udivano oltre al crfcderle ciecamente, si sentivano attratti ad amarla e a condolersi secolei della sua cattiva fortuna che le aveva dato una salute si cagionevole e precaria.
Ma dove maggiormente spiccava l'amabilità e l'eccellenza di carattere bella buona vecchia, era nell'affetto che prodigava alle giovinette; affetto che naturalmente aumentavasi in proporzione della avvenenza e della grazia delle sue protette, molte delle quali, lanciate nel mondo dalle sue mani, ora vi godevano agi e ricchezze che al certo non avrebbero mai sognati. Queste cose ella soleva dirle a mezza voce, modestamente, in modo da lasciar travedere l'ingratitudine delle sue protette verso di lei; ciò che commoveva gli uditori e loro impediva di domandare se le felicità di queste giovani bellezze limitavansi proprio a posseder agi e ricchezze e non altro. Insomma era giunta a persuadere che ella il bene lo faceva puramente per istinto e non per la benché minima idea di interesse; ciò che veniva creduto, tanto più che cilavasi più di un caso di giovinette che erano entrate da lei lacere e malvestite e ne erano uscite pulite ed attillate. La Francese soleva però troncare premurosamente a mezzo questi discorsi, per eccessiva mode- 4 stia, diceva la gente.
Ma tanta bontà d'animo della Francese, non s'era circoscritta alla sola città, ma" spiega vasi anche nelle di lei frequenti escursioni nelle campagne. Infatti più d' una lacera villanella, squallida 'per fame e per miseria, aveva potuto mediante le di lei cure ridonare la nativa bellezza alle proprie forme e farle spiccare in città coli'aiuto di modeste ed eleganti foggie di vestire, senza le quali tanti tesori di avvenenza sarebbero rimasti miseramente sepolti in un oscuro villaggio.
Tuttavia la filantropica carità della buona vecchierella non era sempre stala scevra da amarezze. Quando occorressero argomenti, oltre i tanti che vi son già fino d'avanzo, per provare che a questo mondo il male si ficca dapertutto, si potrebbe accennare a certe ingratitudiniper parte appunto di alcune delle tante creature beneficate dalla Fran- . cesc.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (497/525)
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Milano Lombardia Francese Francese Fran-
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