I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      — Veramente... stava pensando che la ci sarebbe una ragazza, una Venere, un modello di bellezza; un tesoretto trovato da me in campagna... Ma è però una pessima creatura...
      < — Tanto meglio...
      — Un' ingrata I La si figuri, signor barone, io rho trovata là in una catapecchia presso Varese ; l'ho trovata che conduceva la vacca a pascolare... mezzo morta di fame... sporca, cenciosa. Io mi sono sentita commovere tutta... Sono andata dai suoi genitori... poveri contadini, vedete,signor barone!... poveri come Giobbe... Anzi adesso che mi ricordo, non erano nemmeno suoi parenti... Ho saputo da loro stessi, che quella ragazza è una trovatella... nata Dio sa e dove e da chi... e data a balia a quei paesani, che la tennero sempre con loro anche che la si fosse già fatta una giovane...
      — E così?
      — E così dopo d'aver regalato quei paesani, l'ho condotta meco a Milano quella ragazza... Ha nome Brunetta, adesso che mi ricordo...
      L'ho condotta in casa mia, liberandola anche dalle insidie di un gio-
      %
      vinastro di quelle parti, un pezzente, un malvivente che approfittandosi . della fatuità della sciocherella, le teneva dietro da qualche tempo. Unavolta in casa mia l'ho lavata io colle mie mani, l'ho pettinala, vestita
      fdi nuovo, e dirozzata in modo che non la si conosceva più. Ma non
      a
      è qui tutto; le ho procurata anche una posizione comoda... Ebbene, lo credeste, signor barone? lei e quel suo mal arnese di campagna, hanno avuto il coraggio di dire... e peggio ancora; ricorsero alla p> lizia... Fortuna che qui sono conosciuta abbastanza, e ne sono uscita fuori illesa; ma intanto il mal tiro me lo avevano giocato.
      Il barone, pel quale questa storiella riusciva nojosa anzichenò, tagliò a mezzo il sentimentale chiacchierio della Francese per chiederle che fosse avvenuto della Brunetta.
      — Non ne so più nulla da un pezzo, rispose la vecchia. Si figuri se, dopo l'azione che mi ha fatto, io poteva soffrire che la mi venisse ancora tra i piedi ! ?
      — E dite che è bella?
      - — Come un angelo... o meglio come un demonio... La è un po' triste , piagnolona se volete; ma ha due occhioni che ti cavano il cuore dal seno. Fino quel suo pallore sentimentale, invece di diminuire, aumenta la di lei bellezza rendendola più interessante.... Insomma, se io fossi un uomo, non esisterei un istante tra la Brunetta e la Val-marana, con tutto il suo lusso e i suoi talenti.
      — E non sapere dove la sia l sclamò il barone. Se potessi servirmene pel mio progetto, la pagherei a peso d'oro... Ma voi, madama, non siete in grado di fornirmi qualche indizio, qualche barlume...


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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