I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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dere la Lombardia dapprima, poi mano mano tutti i suoi possedimenti in Italia; tanta era l'insensata ingordigia con cui, simili alle locuste delle sacre carte, divorò tutti i prodotti che le diverse malattie lasciarono agli squallidi contadini.
Allora appunto, Brunetta, toccava i diciott'anni ed era nel più bel fiore delia bellezza, senza che nel suo cuore, custodito dalla solitudine e dalla campestre innocenza, fosse germogliato segno alcuno di passione. Ma, come avvertimmo, era giunta la miseria a contendere alla famiglinola anche il giornaliero pezzo di pane; allora Brunetta fu vista vagare tristamente lungo le erbose pendici dei monti, trascinandosi dietro la magra vaccherella, unica risorsa rimasta ai conjugi che l'avevano allevata; fu vista sospirare, piangere per la fame e curvarsia disputare alla bestia alcune erbe che l'inedia insegna ai contadini
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esser atte a preservarli dal morir di fame.
Solo un occhio esercitato, conoscitore, avrebbe potuto scoprire sul viso dimagrito della fanciulla e dai panni laceri e scarsi le traccio di tanta leggiadria.
Brunetta, vagando di questo modo nelle solitudini dei monti, s'era più volte trovata con un giovinetto montanaro, contadino anche lui, e la cui capanna sorgeva non molto discosta dal villaggio ove dimorava la fanciulla. La conoscenza dei due giovinetti datava già da anni, chè anche Pietro, soleva trarsi dietro la vaccherella a pascolare. Allora i, due fanciulli, si incontravano e lasciavano che le lor bestie errassero pei campi, o si inerpicassero sui burroni; e seduli l'uno presso all'altro, ingannavano le lunghe ore della bella stagione in innocentif
trastulli.
Coll'andar degli anni, anche Pietro,, al pari di Brunetta, era cresciuto snello e vigoroso di membra. Fu allora che per la prima volta si senti imbarazzato quando trovavasi coll'amica della sua infanzia. Avresti detto che ne temeva la vista, mentre quand'era lungi da lei, sospirava di esserle vicino. Sentiva alla vista di Brunetta una certa emozione, ignota dapprima ; emozione che crebbe col tempo, e che assunse tutti i sintomi d'un vero amore, senza che Pietro ne sospettasse.
Brunetta dal canto suo, sentivasi parimente attratta verso il giovanetto montanaro, e mostravasi non meno di lui impacciata quando gli era presso. Non passava giorno senza, che ii vedessero 3, chè senza-saperlo, i loro passi erano rivolti a cercarsi l'un l'altro. Forse questi amori, nati fra le libere aure de' campi, sotto la serena volta del firmamento, sarebbero stati coi tempo benedetti dal cielo. Pietro arrossendo, balbettando, aveva già'fatta la sua semplice dichiarazione alla fanciulla, che l'aveva accolta facendosi in viso di porpora. Ben è verot
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (505/525)
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