I misteri di Milano di Alessandro Sauli

Pagina (523/525)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      —(491 )-
      sottrarre sè, Luciano e Vittorina alle indagini della polizia austriaca. Valicarono insieme il Ticino, ponendo dopo molti pericoli, piede sullalibera terra italiana. Si fu allora che Ettore Marinelli approffittando della forzata assenza
      del Fabiani, visto fallitogli il suo progetto di fuga con Miranda, decise di tentare un ultimo colpo disperato nel palazzo Fabiani. Vi entrò una notte scalando una finestra, forzò lo scrigno e potè finalmente stringere fra le sue mani il sospirato attestato della sua nascita. Ma nel richiudere i battenti dello scrigno, la molla, che il grimaldello non aveva casualmente tocco dapprima, scattò. Così il Marinelli, restò imprigionato fra le due braccia di ferro, in un vasto palazzo disabitato, senza osar di gridare pel timore d'essere arrestato come ladro; la disperazione,, lo stento, la fame gli strapparono alla fine, dopo inauditi sforzi e patimenti, grida che non vennero udito. La sua agonia fu lunga, terribile; fu un agonia di giorni, d'ore, di minuti.
      Ora ritorniamo dalla Beaufry. Il di lei processo, causa lo avvicen -darsi degli avvenimenti politici, fu lungo e angoscioso. Finalmente il suo delitto venne provato] e Miranda fu riconosciuta colpevole del duplice crimine di omicidio e di furto. Miranda prostrata non si difese; essa venne condannata ad una morte infamante.
      Nei giorni che precedettero il suo supplizio, un suo compatriota, un giamaichese, accompagnato da un fanciulletto che egli asserì figliuolo della creola, chiese éd ottiene di vederla e di parlarle. Quest' uomo era Paolo Fabiani, travisato per modo che sfuggì all'occhio vigile della polizia. La scena che avvenne nel carcere fra lui e Miranda fu straziante. Miranda riabbracciato suo figlio, volle vivere; ma la sua morte era inevitabile. Paolo gli offrì l'unico mezzo di sottrarsi all'infamia; le offrì in nome dell'avvenire del di lei figlio , un anello che conteneva un potente veleno. Miranda all'idea di avvelenarsi inorridì, si dibattè disperatamente controia morte che la incalzava; finalmente cedette e>ucchiò il veleno. Paolo la assistette negli ultimi momenti e Miranda morendo, portò con sè il di lui perdono.
      Ora non ci rimane che a narrare un ultimo episodio; quello della marchesa Ortensia Fabiani. Costei vecchia sfinita, alla mercè di gente ipocrita e venale, torturata in segreto dalla nipote Geltrude, che dalle apparenze era creduta un angelo di perdono e di abnegazione; Ortensia trascinò mezzo incadeverita, la sua esistenza sino al 5 giugno. Vide svolgersi davanti agli occhi una rivoluzione che essa non giungeva a comprendere, udì proclamare altamente principii ch'essa soleva insozzare collo scherno e colla calunnia. Il suo palazzo di Borgo spessoera additato con ischerno dal popolo, come il covo d'un serpe; la chia-
      >
      4
      \
      /


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

Pagina (523/525)






Luciano Vittorina Ticino Ettore Marinelli Fabiani Miranda Fabiani Marinelli Beaufry Miranda Paolo Fabiani Miranda Miranda Ortensia Fabiani Geltrude Ortensia Borgo Miranda Miranda Paolo Miranda Paolo