I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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mavano l'austriaca. Dopo il 5 giugno non v'era al certo insulto più sanguinoso di questo.
Un uomo, vecchio, acciaccoso, e pieno di rimorsi* come lei, veniva a quando a quando a farle visita. Essi allora parlavano d'un passato che non può più ritornare, e d'un avvenire tetro come Panimo
loro. — Quest'uomo era Gabriele Franchi.
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Giulia di Valmarana ora espia santamente le sue colpe. Rinunziò alle scene, e ricompensato largamente il sedicente zio lo cacciò da sè. Vive sola, occupata esclusivamente della povera Maria, della quale ella calma gli eccessi di follia, cantando la canzone dell' operajo.
Paolo Fabiani e Luciano Arcangeli, rientrarono in Milano colle vittoriose schiere italiane e francesi, dopo aver combattuto a Palestro, soldati dell' indipendenza.
Paolo Fabiani, rientrato'nel suo palazzo della Spiga, vi trovò il cadavere del Marinelli, che stringeva disperatamente fra mano il suo attestato di nascita. Allora Paolo si decise a fare una seconda visita a sua zia, per restituirle quelle carte che le appartenevano. Ma Ortensia, all'annunzio della morte orribile del figlio, sebbene essa si fosse sempre mostrata priva di viscere materne, cadde priva di sensi e mori pochi giorni dopo lacerata dai rimorsi ed incompianta.
Paolo, Vittorina e Luciano finalmente, dopo tanto soffrire, vivono amati e felici in libera terra.
^FIJNE DEL SECONDO ED ULTIMO VOLUME
DEI MISTERI DI MILANO.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (524/525)
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Panimo Gabriele Franchi Valmarana Maria Fabiani Luciano Arcangeli Milano Palestro Fabiani Spiga Marinelli Paolo Ortensia Vittorina Luciano
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