Storia di Milano di Pietro Verri
iOO STORIA DI MILANObriga perche Jossero questi decreti nella sua diatesi bette eseguiti, dice il conte Giulini (i). »
Quest'arcivescovo Ariberto inerita miluogo assai distinto nella storia di Milano. Gli scrittori per lo più nominano Heriberlus ; ma egli si sottoscriveva Aribertus , e così lo chiama il conte Giulini , come io pure lo nominerò. Se Ansperto arcivescovo ebbe idee tanto generose e grandi da restaurare le mura diroccate della patria , e munirla di robusta difesa , opera degna d' un sovrano , e che eccedeva le forze e la comune ispezione d'un sacro pastore; Ariberto nacque a tempo per rianimare la patria , darle colla sua indole ardita e grande un risalto ed una considerazione ch'ella conservò dappoi. Se noi risguardi arno questi due illustri cittadini come arcivescovi , certamente dobbiamo confessare che essi non professarono quella dolce mansuetudine e quel distacco dalle cose mondane die formano la base delle virtù di un ecclesiastico : ma se li risguardiamo come due cittadini ricchissimi , costituiti in una eminente dignità, che profittando delle occasioni sacrificarono le ricchezze, il riposo, e cimentarono valorosamente la vita per la gloria e l'amore della patria che ad essi dehbeil suo risorgimento , siamo costretti a ricordarli con una tenera venerazione. Ariberto era stato creato arcivescovo nel 10(8, e nel corso di ventisette anni ch'egli occupò questa sede , Milano diventò la città precipua della Lombardia, e in questo primato si mantenne poi sempre in appresso. Da Uraja ad Ariberto passarono appunto i cinque secoli di depressione per Milano. Ariberto da Antimiano era nel 1007 suddiacono della santa Chiesa Milanese,
(:) Tullio III, png, i53.
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Storia di Milano
Tomo Primo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1824
pagine 585 |
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Pagina (118/609)
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