Storia di Milano di Pietro Verri
ìf\2 STORIA DI MILANOquorum vlrtuta sacerdotes paulo ante tuebantur, nlmia ira et indignatione commoti, alii urbein exiebant, alii ut procellosae calamitati fuiem imponerent tempus expectabant (i). Abbandonati cosi gli ecclesiastici, il partito della plebe si era unito ad Arialdoj ed è facile l'immaginarsi quale doveva essere lo stato civile e religioso di Milano in quel tempo, dei quale, e del potere d'Arialdo allora, e del suo partito, dice lo storico nostro Tristano Calchi che era forte: fere cunctorum ci-vium concursu, qui clericorum probra libeiiter audiebant: alii inopia, vcl aere alieno pressi, et spem omnem in praeda et rapinis locantes, nihil minus quam pacem et Civitatis concordiam optabant (2).
La sedizione era giunta al colmo, e il partito fomentato da Ildebrando aveva depresso gli av-versarj. Era giunto il momento opportuno per assoggettare la Chiesa di Milano. Se i primi legati, incontrato l'ostacolo de' nobili e de'fautori dei clero ancora capace di sostenersi, per lo che non senza pericolo dimorarono in Milano, prontamente se ne partirono, condannando, siccome dissi, l'Arcivescovo ; ora la venuta de' legati doveva essere più sicura, e la loro commissione più facile ad eseguirsi. Ciò non ostante non trovò a proposito di venirvi il cardinale Ildebrando. Furono destinati a quest'ufficio nuovamente Anselmo da Baggio vescovo di Lucca (il primo autore, come si disse, del partito), e gli si assegnò per compagno il vescovo d'Ostia Pietro di Damiano, che è conosciuto col nome di San Pier Damiano. Questa nuova legazione accadde l1 anno 1 o5g. Seb-
(1) Landulpli. Sen. loc. cil.
(•i) Trisl. Caloh. Hisl. Patr. lib. YI, pag. idi.
»
| |
Storia di Milano
Tomo Primo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1824
pagine 585 |
|
Pagina (160/609)
|
Arialdoj Milano Arialdo Tristano Calchi Civitatis Ildebrando Chiesa Milano Milano Arcivescovo Ildebrando Anselmo Baggio Lucca Ostia Pietro Damiano San Pier Damiano Landulpli Trisl Hisl
|