Storia di Milano di Pietro Verri
19O STORIA DI MILANOcolla morte di Lottario fagli eletto in Germania per successore ) ebbero forze per tentarlo. Corrado, obbedendo alle insinuazioni fattegli da San Bernardo a Spira, s'incamminò alla testa di una armata per la Terra Santa j dove il suo esercito fu interamente distrutto per la mala fede dell'imperatore Manuello Comneno, e per il valor militare de1 Saraceni. Lottario debolmente regnò fra i torbidi. Così la indipendenza della Repubblica di Milano si andò rinfiancando.
La città di Milano, diventata opulente e popolata nei secolo duodecimo, naturalmente doveva offrire agi migliori ad ogni cittadino. Non si discorreva più di adoperare per companatico il lardo, come vedemmo al cap. IV; ma pretendevano i canonici di Sant'Ambrogio che un abate in certo giorno di solennità desse loro un pranzo con tre imbandigioni, ed erano queste: in prima apposi-tione pullos frigidos, gambas de vino, et cameni porcinam frigidam; in secunda pullos plcnos, car~ nem vaccinam cum piperata, et turtellam de la* vezolo ; in tertia pullos rostidos, lombolos cum panitio9 et porcellos pienos; sorta di vivande che non ha saputo indicare cosa fossero l'erudito nostro conte Giulini (1), e che molto meno potrei
10 spiegare. Bastano però queste per dimostrare che si viveva con una sorla di abbondanza. Fra le cerimonie religiose vi era quella, che il parroco andasse a lustrare coli'acqua benedetta la casa da cui si era trasportato un morto, e che al Natale
11 parroco girasse per le case del suo distretto coli'incensiere a profumarle. Quando si contraevano spbnsalia de futuro, cioè quando si faceva la promessa del matrimonio, si regalava alla sposa
(1) Tomo V, pag. 475.
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Storia di Milano
Tomo Primo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1824
pagine 585 |
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Pagina (208/609)
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