Storia di Milano di Pietro Verri

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      2 \0 STOMA DI MILANOabitatori del quale concorsero a formare la città j e vi è una carta di quell'Augusto che ha la data :
      In Episcopatu Papiensi in obsidione Roboreti (i). L'assedio fu ostinato, e durò tutto l'inverno, che fu anche più del solito rigido. Questi avvenimenti vengono raccontati sotto aspetti assai diversi dagli scrittori tedeschi, di quello che li riferiscono gli scrittori italiani. Federico è un eroe per quelli, è un barbaro tiranno per questi j io perciò mi attengo principalmente agli autori tedeschi, acciocché non sia il mio racconto sospetto di parzialità. Il monaco Gottofredo tedesco dice che la nuova città d'Alessandria era popolata da ladroncelli, da rapitori e da servi che erano scappati dai loro padroni : Multìttido latronculorum, rapto-rum, servorum dominos fugientium incolebat (a). Pare veramente diffìcile che gli alleati volessero impegnarsi tanto, come fecero, per la salvezza di uomini che avessero loro rubato e disertato dal loro servigio. Comunque sia, l'autore istesso ci riferisce che ivi: Magna, constantia ex utraque parte miìitaris res fervebat: interdum edù his et illis quidam capti, nonnulli octisi et suspensi sunt: Imperator vero quiddam laude dignum gessit. Tres enirn ex captis ante faciem ejus cum essent ducti, inox oculos eorum erui praecepit. Duobus primum cae-catis, tertium juniorem aliis cur contra Imperium rebellis existeret inquìsivit; ast ille: non (inquit) contra te, Caesar, vel Imperium tuum gessi: ned habens dominum in Civitate ejus jussis paravi, et ei fideliter servivi, qui si tecum contra cives suos pugnare volueritj aequa vice ei Jideliter ser-
      (1) Il ooute Giulini, tomo VI, pag. 456. (a) Iter. Gerii). Script, ex Bibliolh. Rlarquardi Freheri excerpt. a Gotthelftìo Slruvio, loin. I, pag. 342. Edil. lerlia Argcntorali.


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Storia di Milano
Tomo Primo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1824 pagine 585

   

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