Storia di Milano di Pietro Verri
336 STORIA DI MILANOalle città (T Italia, le quali da lungo tempo ne erano prive. Il Re si mostrava imparziale, non inclinato a fazione alcuna; e da quanto aveva già fatto in Torino ed in Asti, si comprendeva qual fosse il piano da lui abbracciato per procedere a questo fine; cioè togliendo ai privati ogni dominio, restituendo il governo di ciascuna città al suo consiglio generale, sotto il presidio di un vicario imperiale. Con questo saggio e benefico progetto ogni gara veniva annientata; e l'Italia sotto un moderato governo veniva a goder della pace; e la regia autorità si rianimava soltanto, quanto bastava ad escludere gli usurpatori, con utilità reciproca del sovrano e del popolo. Allora compresero Langosco e gli altri che più poco v'era da sperare per la loro dominazione, e conobbero tardi che Guido aveva saputo prevedere.
Francesco da Garbagnate, sempre caro e sempre vicino al nuovo Imperatore, era in Asti venuto in seguito di lui; nè mai trascurava l'occasione di encomiare le qualità e il merito di Matteo Visconti. Allorché vide il Re invogliato di cono-scerio, e che dal Re medesimo ne intese la brama, cautamente operò in modo che Matteo, travestito e colla compagnia d' un solo domestico , per strade inosservate prestamente da Nogarola si portò in Asti. Tanta era la fama di quest'uomo , e tanta la fiducia che avevano in lui i nemici de'Torriani, che risaputosi appena l'arrivo di questo illustre solitario, un'immensa folla di persone andò al suo albergo, e lo accompagnò al palazzo ove risiedeva il re Enrico; i cortigiani del quale conobbero di quanta considerazione godesse l'uomo che cercava d'essere al Re presentato , il che subito gli venne concesso. Il Visconti introdotto alla presenza del nuovo Cesare, leva-
| |
Storia di Milano
Tomo Primo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1824
pagine 585 |
|
Pagina (354/609)
|
T Italia Torino Asti Italia Langosco Guido Garbagnate Imperatore Asti Matteo Visconti Matteo Nogarola Asti Torriani Enrico Visconti Cesare
|