Storia di Milano di Pietro Verri
Ó^b STORIA DI MILANOMaggi vescovo di Brescia, Arrigo vescovo di Trento, e alcuni altri ben pochi; essendosi ritirati gli altri vescovi, per non concorrere a incoronare e riconoscere un principe che dal Papa era scomunicato e non riconosciuto imperatore. Il Muratori non credette che Guido Tarlati facesse le funzioni d'arcivescovo (i). Il conte Giulini è dell'opinione del Muratori. L'autorità di questi due eruditi uomini è presso me di gran peso; ma nè l'uno nè l'altro dicono la ragione del loro dissenso. Il Muratori s'accontenta di asserire che Bonincontro Morigia a vero longe abest; il conte Giulini s'appoggia all'autorità del Muratori. Io ingenuamente confesso che le asserzioni loro non mi persuadono abbastanza, per abbandonare il testimonio d'un autore contemporaneo; tanto più che essendo sempre stato lontano dalla sua sede frate Aicardo, e dovendosi la consacrazione in Milano fare dall'Arcivescovo, niente vi trovo d'incredibile se Lodovico, che aveva in Trento deposto il Papa come eretico, e che in Roma ne fece creare un nuovo, altrettanto facesse in Milano creando un arcivescovo; sebbene in seguito quel posticcio Metropolitano non abbia più nemmeno preteso di conservarsene il titolo.
Della improvvisa morte di Stefano Visconti (dal quale discesero Barnabò, Galeazzo II e i tre duchi Visconti, siccome vedremo) varie sono le opinioni degli autori, alcuni attribuendola a veleno, altri ad eccesso di vino; tutti però sono d'accordo nel riconoscerla improvvisa (2). Il mausoleo di Stefano vedesi nella chiesa di S. Eustorgio, nella cappella di S. Tommaso d'Aquino; lavoro
| |
|
Storia di Milano
Tomo Primo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1824
pagine 585 |
|
Pagina (394/609)
|
Brescia Arrigo Trento Papa Muratori Guido Tarlati Giulini Muratori Muratori Bonincontro Morigia Giulini Muratori Aicardo Milano Arcivescovo Lodovico Trento Papa Roma Milano Metropolitano Stefano Visconti Barnabò Galeazzo II Visconti Stefano S. Eustorgio S. Tommaso Aquino Tommaso
|
