Storia di Milano di Pietro Verri
38^ STORIA DI MILANOconcederlo. Perciò egli ottenne la signoria di Milano dal consiglio generale della città il giorno 14 »33o marzo i33o, e così si ritrovò sovrano e principe senza contrasto alcuuo. Azone veramente meritava d'essere il primo della sua patria; e già mentre signoreggiava Galeazzo I di lui padre, s'era guada gnato un nome distinto nella milizia, avendo egli acquistato Borgo San Donnino (1), ajutato il Bonacossi a battere i Bolognesi ed assistito Ca-struccio Antelminelli a battere i Fiorentini. Azone in quest' incontro non dimenticò di far correre il palio sotto le mura di Firenze, per bilanciare il trattamento che i Crocesignati Fiorentini avevano fatto, due anni prima, ai Milanesi. Allora fu ch'ei acquistò la stima e l'amicizia di Castruccio; il che poi fu cagione per cui egli e il padre e gli zii riacquistarono, siccome dissi, la libertà.
Appena si trovò Azone alla testa d' uno Stato tranquillo, ch'ei pensò a circondare di mura la città. Le antiche di Massimiano Erculeo, cioè quelle che sono paralelle al sotterraneo condotto delle acque e delle chiaviche, erano stale demolite al tempo di Federico I. Le mura di Azone si fabbricarono al luogo medesimo in cui si formò il terrapieno, ossia il fossato, nell'assedio del Barbarossa (2), e s'inalzarono nelle parti della città che ancora oggidì chiamansi terrario, con vocabolo che nasce dalla barbara latinità, per indicare un terrapieno, ossia un rialzamento di terra e di legna, ad oggetto di preservare i cittadini dalle incursioni e dagl'insulti de' nemici. Celebrò Azone le sue nozze con Catterina di Savoja figlia del conte Lodovico, e magnificamente le celebrò. Azone stese
(1) Villani , lib. IX, cap. 288.
(j) Veggasi la caria posla a pag. 16.
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Storia di Milano
Tomo Primo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1824
pagine 585 |
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Pagina (400/609)
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