Storia di Milano di Pietro Verri
388 STORIA. DI MI LAROlora appena spuntava l'aurora delle belle arti. Egli invitò e protesse Giovanni Calducci pisano , esimio scultore per que' tempi , di cui si può conoscere il valore nelP arca eli marmo di San Pietro martire poco fa da me ricordata (0- Col mezzo di questi artisti, i primi del loro tempo , Azone abbellì la sua corte, e insegnò ai nobili un genere di lusso colto ed utilissimo ai progressi delle belle arti. La torre di San Gottardo è il solo avanzo che ci rimane per avere una idea del gusto dell'architettura di Azone; ed è un pregevole monumento, singolarmente perchè erano i primi passi che si facevano dalla somma barbarie al nobile ed elegante modo di fabbricare. Anche un altro motivo rende quella torre degna di osservazione3 perchè ivi Azone fece collocare un orologio che batteva le ore, macchina allora affatto nuova e sorprendente, dalla quale prese nome la via delle Ore, come anche in oggi viene chiamata. Anticamente eranvi le guardie per le strade, le quali colle clepsidre ovvero cogli oriuoli a polvere misurando il tempo, ad ogni ora gridavano avvisando i cittadini , come ancora si suole nella Germania. Questa macchina ingegnosa, che batte tanti colpi sulla campana, quante sono le ore, fu inventata da un monaco Benedettino inglese per nome Walingford, e posta ad uso pubblico in Londra l'anno Ma probabilmente allorché Àzone la collocò sulla sua torre, ancora non ve n'era alcuna nell'Italia; poiché il famoso orologio che fece porre in Padova Giovanni Dondi, per cui la famiglia acquistò il soprannome Dondi Orologio, vi fu collocato cinque anni dopo morto Azone, cioè Tanno 1344> e l'orologio in Bologna vi si conobbe dopo cha
(i) II conte GluIinJ, (omo X, pag, 352,
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Storia di Milano
Tomo Primo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1824
pagine 585 |
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Pagina (406/609)
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